Sono lontani i tempi della pandemia, in cui gli acquisti di vino online hanno toccato livelli record. Da allora si è registrata una notevole flessione sull’utilizzo di questi strumenti, tuttavia, grazie alla comodità e velocità di acquisto e consegna, nonché della diversificata possibilità di scelta, continuano e continueranno ad essere un canale di vendita importante. Ma chi sono gli acquirenti tipo che usufruiscono di questi metodi? La risposta è abbastanza sorprendente ed è quella riportata da Wine News sullo studio effettuato dall’International Wine & Spirits Research.
La ricerca ha rivelato che nei mercati più tradizionali come Australia, Italia, Francia, Regno Unito e Spagna, sono le generazioni più anziane a fare gli acquisti nel commercio elettronico, soprattutto Boomers (tra i 60 e i 78 anni) e Generazione X (tra i 44 e i 59) che costituiscono più del 60% degli acquirenti di vino online. Nei mercati emergenti invece la maggioranza è costituita dalle generazioni più giovani: millennials (tra i 28 e i 43 anni) e generazione Z (in età legale per bere alcolici) si parla di Brasile (64%) e Cina (80%); negli Stati Uniti invece la quota millennials scende al 43%.
Vi è anche una differenza sul tipo di piattaforme scelte per operare gli acquisti; infatti, i consumatori più anziani preferiscono affidarsi a siti web specializzati, mentre le generazioni più giovani si affidano alle app. In Italia comunque la ricerca effettuata dagli acquirenti è molto approfondita e si orienta principalmente su mercati di nicchia e prodotti di fascia premium di difficile reperibilità sul mercato tradizionale. In Cina, invece si cercano molte informazioni sui social, e contano molto le opinioni degli altri; i consumatori brasiliani e statunitensi ancora fanno ricerche leggermente meno approfondite, ma si basano su informazioni più pratiche come prezzo e disponibilità.
Stefania Tacconi