“Chi parla di vittoria locale, a nostro avviso sbaglia”, ha detto nel consiglio comunale di Abbadia San Salvatore Niccolò Volpini in merito alla rinuncia di Sorgenia di abbandonare il progetto di realizzazione di una centrale geotermica in Val di Paglia, nel comune amiatino. L’azienda doveva realizzare un altro impianto a Poggio Montone, tra Piancastagnaio e Santa Fiora, ma ha detto stop anche a questo progetto. La scelta di Sorgenia è dovuta al mutato quadro della situazione nazionale e internazionale, che ha reso sempre meno sostenibile da un punto di vista economico la realizzazione dei progetti. La decisione, per il primo cittadino, “è stata condizionata da una serie di contingenze nazionali e internazionali. Si tratta comunque di una iniziativa privata, di un’azienda che ha tutto il diritto di prendere una decisione in modo unilaterale e autonomo. E come Comune non possiamo far altro che prendere atto di questa scelta”.
“Certamente – prosegue Volpini- è una mancata opportunità per il territorio soprattutto sul fronte occupazionale. Questo ci deve spronare ancora di più a portare avanti con il massimo impegno la nostra idea di sviluppo, che non può essere monosettoriale, ma deve puntare sulla differenziazione del sistema economico, con un terziario da rafforzare, un manifatturiero di qualità già ben insediato e un’agricoltura che in grado di esprimere innovazione. È da qui che dobbiamo ripartire, con uno sforzo collettivo, puntando su ciò che ci rende unici: il valore storico e ambientale del nostro territorio.”
Il sindaco a tal proposito ha sottolineato l’importanza di candidare Abbadia a un ruolo sempre più autorevole a livello provinciale e regionale, attraverso progetti concreti e una presenza attiva nei tavoli istituzionali: “La rinuncia di Sorgenia – dichiara Volpini- rappresenta una sfida a costruire un’alternativa economico-produttiva che non escluda, anzi valorizzi, un uso innovativo e sostenibile della risorsa geotermica. Vogliamo essere autorevolmente presenti nei tavoli, con progetti e iniziative.”
“Senza Sorgenia – aggiunge infine il sindaco – resta inoltre la necessità di trovare risorse per riqualificare l’area: servono progetti per la messa in sicurezza idrogeologica, per il suo recupero estetico e per darle una nuova vita lavorativa. Ora più che mai dobbiamo guardare al futuro con un grande e collettivo progetto di sviluppo.”
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