Giacomo Bartolommei nuovo presidente del Consorzio del Brunello, è il più giovane della storia della denominazione

Il Consorzio del vino Brunello di Montalcino ha eletto il più giovane presidente della storia della sua denominazione: è il classe 1991 Giacomo Bartolommei.

Votato all’unanimità Bartolommei succede a Fabrizio Bindocci, al vertice del Consorzio per gli ultimi due mandati. Nel corso della seduta sono stati eletti anche i vicepresidenti: Andrea Cortonesi, Fabio Ratto e Bernardino Sani.

“La grande percentuale di soci presenti alle ultime elezioni sono un messaggio forte di appartenenza al Consorzio – ha dichiarato Giacomo Bartolommei -. L’auspicio, pertanto, è che tutti i soci riscoprano nel Consorzio un ambiente propizio alla coesione e al lavoro comune per il bene e lo sviluppo del territorio. Il contesto economico attuale richiede un’azione energica in termini di promozione e comunicazione – ha concluso -. La nostra priorità sarà duplice: valorizzare il prestigio dei nostri vini e, potenziarne la percezione sul mercato. Parallelamente con inalterata determinazione continueremo a tutelare il nostro marchio e le nostre denominazioni.”

“Lascio in eredità al nuovo presidente un Consorzio economicamente solido che, nel 2024, ha registrato un fatturato prossimo ai 4,5 milioni di euro, in aumento del 4,3% rispetto all’anno precedente, e un utile di quasi 627 mila euro destinato a riserva”, ha commentato Fabrizio Bindocci, presidente uscente.

Bartolommei è oggi enologo e responsabile export di Caprili, l’azienda di famiglia nata nel 1965 a sud-ovest del territorio del comune di Montalcino. È stato vicepresidente del Consorzio nell’ultimo triennio. Il cda del Consorzio registra inoltre l’ingresso di Violante Gardini Cinelli Colombini a seguito delle dimissioni per motivi personali di Andrea Costanti intervenute successivamente alle elezioni del 14 maggio scorso.

Soddisfatta la Coldiretti di Siena: “Bartolommei, 34 anni, guida la storica Azienda Caprili, da sempre vicina a Coldiretti. Questa nomina rappresenta il giusto riconoscimento delle capacità di un giovane imprenditore – si legge in una nota-, chiamato a guidare una realtà di livello internazionale e l’importante lavoro fatto dal gruppo dirigente di Coldiretti di Montalcino”.