‘Via la maschera’ è il primo manifesto organizzato ed ideato dalla società toscana con sede a Siena Giango. Un’iniziativa che aiuterà le imprese nella ripresa post Covid che vedrà la partecipazione di 4 testimonial. Come Luca Venturi, organizzatore del Siena International Photo Awards che con l’aiuto di Giango è riuscito a trasformare un festival che solitamente si svolge al chiuso in location come cinema e teatri.
Poi sarà la volta di Luca Minucci, amministratore di Safety&Privacy da 25 anni opera nel settore degli impianti di sicurezza e, con il supporto di Giango, ha potuto comunicare al mercato una nuova forma di protezione: la sanificazione degli ambienti dai virus. E così oggi è riuscito a trasformare un problema in un’opportunità di sviluppo, combattendo non solo i ladri, ma anche un nemico come il coronavirus, avendo sempre come obiettivo primario la sicurezza dei propri clienti. Ci saranno Fausto e Cecilia Leoncini, gestori de La Fabbrica del Panforte che grazie a Giango si sono potuti reinventare, passando oltre a produrre lo storico dolce, eccellenza senese è arrivata a produrre una barretta energetica per chi fa sport. Ed infine sarà la volta di Maurizio Nicolello, direttore commerciale di Etruria Retail, gestore di 250 punti vendita a marchio Carrefour.
“Il virus ci ha costretti a indossare le maschere per proteggerci e nello stesso tempo ci ha permesso di trovare nuove occasioni e opportunità per trasformare le nostre imprese – racconta Matteo Spadoni, tra i fondatori di Giango – Ci ha obbligato a mostrare come siamo realmente, anche con i nostri difetti e le nostre criticità da risolvere. L’emergenza legata al coronavirus ci ha imposto di restare distanti e isolati; ci ha tappato la bocca e coperto le mani, obbligandoci a cercare nuove forme di relazione e dialogo. Per questo abbiamo accompagnato i nostri clienti attraverso la scoperta di strumenti e modi di comunicare efficaci, senza perdere di vista i valori e le caratteristiche del proprio brand”.
“La comunicazione può essere protagonista di questo cambiamento, che riguarda i canali, gli strumenti, i linguaggi e le forme del dialogo con i nostri pubblici – spiega Giampiero Cito, direttore creativo di Giango- Per questo abbiamo proposto sette opportunità per costruire il futuro delle aziende con una prospettiva diversa, perché nessuno potrà più permettersi di continuare a tenere una maschera. E perché anche in futuro, insieme, possiamo fare la parte del leone”.
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