“Mi impegnerò per tutta la Toscana senza differenze o priorità di territorio. Per me questa regione è un diamante con 273 facce, ognuna con la propria originalità. E’una Regione che va governata rispettando la specificità di ogni singolo Comune”. Sono queste le prime parole che Eugenio Giani, attuale presidente del consiglio regionale, ha detto a Siena, durante l’incontro organizzato dal Pd che ha aperto la Costituente delle idee (link qui), nelle vesti di candidato del centrosinistra per le elezioni che si terranno nella primavera del 2020. Sarà a San Miniato, nel pisano, il primo evento ufficiale della sua corsa per il governo della Toscana ma Giani sta già definendo le strategie per occupare la poltrona più alta di Palazzo Panciantichi.
Sviluppo, crescita, investimenti sui servizi e sulla cultura, difesa dell’ambiente e sviluppo sostenibile: questi sono i suoi punti fondamentali da portare avanti in un arco temporale che per Giani arriva fino al 2030, oltre alla scadenza naturale del prossimo mandato da presidente della Regione. Ma per realizzare i molti progetti adesso serve ricucire lo strappo che si è consumato con una parte della sinistra che sta sostenendo la candidatura di Tommaso Fattori. “Faremo con loro un lavoro di confronto – afferma-. Ci siamo già incontrati il 7 gennaio. Abbiamo definito obiettivi comuni per me assolutamente perseguibili: sanità pubblica, difesa dell’ambiente, attenzione a valori costituzionali come l’antifascismo in un periodo dove gruppi estremisti diffondo odio”.
“La coalizione può passare da 15 a 18 soggetti, confido in una larga alleanza che vada dai partiti moderati fino alla sinistra – prosegue Giani-. E’importante presentarsi con un patto progressista unitario che si contrapponga alla destra con una vasta alleanza con i valori che sono tipici del nostro dna”. Sull’argomento alleanze un punto della situazione è stato fatto anche sul Movimento 5 Stelle, Giani ha ammesso di vedere i pentastellati in difficoltà per aver perso quei valori fondanti che avevano un tempo, a suo dire, affascinato parte degli elettori. Ad auspicare una convergenza con i grillini è il vicesegretario nazionale dei dem Andrea Orlando. ” La nostra proposta deve essere disponibile ad un’interlocuzione con i 5 Stelle. Siamo da tempo aperti ad un’alleanza che mettesse gambe anche a livello regionale. Nel Movimento c’è una discussione aperta, dobbiamo stare attenti a capire come si evolve”.
Concludendo la propria riflessione il candidato Eugenio Giani ha parlato poi di quello che potrebbe essere il suo sfidante del centrodestra, il sindaco di Grosseto Vivarelli Colonna. “E’una persona rispettabile, ci sarà un confronto serio sui temi. Ritengo che non bisogna mai parlare male dell’avversario ma debba solo dimostrare di saper compiere politiche più efficaci nei confronti dei cittadini. Il centrosinistra è quella forza che nel piano delle relazioni con i cittadini ha l’occasione di parlare di futuro a differenza di una destra competitiva, individualista e, nelle frange più estreme, anche fomentatrice d’odio”.
Marco Crimi