“Chi è senza memoria non può guardare al proprio futuro”. Sono queste le parole usate dal sindaco De Mossi per commentare il ricollocamento, alla scuola Saffi, della targa alla memoria delle sorelle di origine ebraica Marcella e Graziella Nissim, arrestate nel 1943 e successivamente deportate ed assassinate nel campo di sterminio di Auschwitz. “Scoprire questa targa credo sia un gesto doveroso per il tributo di sangue che la comunità ebraica ha versato per leggi inique e per comportamenti che non possono essere patrimonio di una città come Siena” così Luigi de Mossi a margine del riposizionamento della stele.
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