Giubileo 2025, Lojudice: “Palestre o grandi ambienti per i giovani. Intendiamo incontrare i pellegrini in modo autentico”

“La proposta principale è abbastanza chiara: valorizzare le bellezze naturali e artistiche del nostro territorio, renderle più accessibili e fruibili. Più ci coordiniamo tra di noi e con loro, meglio sarà. Inoltre, è emersa la disponibilità delle strutture di accoglienza, come palestre o grandi ambienti adatti ai giovani”. Lo dice il cardinale Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena e vescovo di Montepulciano, commentando l’incontro con i sindaci delle due diocesi sul Giubileo e l’accoglienza dei pellegrini.

“Ad esempio, Chianciano ha offerto un’ampia disponibilità grazie alle numerose strutture alberghiere presenti. Quelle chiuse potrebbero essere riutilizzate per offrire un’accoglienza a prezzi accessibili – continua-, sia in formula pensione completa che con altre soluzioni. Anche gli spazi come palestre e centri sportivi potrebbero ospitare i giovani che passeranno nei nostri territori prima di recarsi a Roma per la Giornata Mondiale della Gioventù”.

Che occasione rappresenta per il territorio di Siena e provincia il Giubileo? “Penso che sia un’opportunità non solo per i credenti di tutto il mondo, ma anche per i non credenti. Attraverso l’arte contemporanea e le mostre espositive, possiamo creare un dialogo tra il contemporaneo e la fede. La fede non è qualcosa di passato, ma una realtà attuale – dice ancora-. Come dirò anche il prossimo 6 dicembre durante un incontro serale di presentazione del Giubileo, questo evento può essere un’occasione di riscatto sia personale che collettivo. Serve a riflettere sugli errori del passato e a ripartire con rinnovato entusiasmo”.

Come immagina l’accoglienza dei pellegrini? “Credo che questo territorio sia già abbastanza abituato ad accogliere i pellegrini, anche se spesso si tratta più di vederli passare. Questo è un punto su cui vorrei lavorare: passare dall’idea di “vederli passare” a quella di “incontrarli davvero”. A Siena vediamo migliaia, se non milioni, di turisti e pellegrini ogni anno. Sarebbe bello trasformare questa semplice presenza in un’occasione di incontro autentico”, aggiunge.