
Sottoscritto dal cardinale Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena e vescovo di Montepulciano, e da alcuni dei primi cittadini delle diocesi il Patto per la decarbonizzazione promosso dal Movimento Laudato Sì per impegnare la propria istituzione a disinvestire dai combustibili fossili.
La due diocesi sono ora impegnate “a unirsi al prossimo annuncio globale ecumenico di disinvestimento dai combustibili fossili in vista della COP30 in Brasile, per accelerare la transizione energetica dalle combustibili fossili alle energie rinnovabili – spiega una nota-. Mentre i sindaci presenti hanno preso l’impegno a sottoporre all’approvazione dei rispettivi organi decisionali l’impegno alla decarbonizzazione delle rispettive finanze in vista della COP30 e ad unirsi alla campagna globale di disinvestimento dai combustibili fossili”.
La firma avviene oggi nell’ambito del Giubileo del Creato, che si svolge nella Chiesa di Abbadia San Salvatore, che si trova nell’omonimo comune amiatino,
Lo slogan che è stato scelto per questo evento è “Custodire il creato, generare speranza”. Domani la seconda giornata sarà dedicata a momenti di spiritualità e al pellegrinaggio alla Madonna degli Scout sul Monte Amiata.
All’evento odierno hanno sono intervenuti don Marco Belleri, ingegnere e scrittore che si è occupato, a dieci anni dalla pubblicazione dell’enciclica Laudato sì, degli aspetti pratici con le indicazioni di teologia morale che ispirano la quotidianità con le sue azioni concrete, e Cecilia dall’Oglio, direttrice associata dei programmi europei del Movimento Laudato Si.
Erano presenti anche il sindaco di Sovicille, Giuseppe Gugliotti, il vice-sindaco di Abbadia San Salvatore, Alessandro Pasqualini, e la vice-sindaca di Pienza, Angela Vegni. Il cardinale Augusto Paolo Lojudice, ancora bloccato in Giordania nel tentativo di rientrare dal pellegrinaggio in Terra Santa, ha invece voluto essere vicino ai presenti con un video messaggio: “Dieci anni fa – ha detto – Papa Francesco consegnava al mondo l’enciclica “Laudato si'” ed era la prima volta che un pontefice, in un documento ufficiale di così grande importanza, parlasse esplicitamente di salvaguardia del creato, di custodia della casa comune. Il Giubileo del Creato che le due diocesi sorelle di Siena e Montepulciano stanno celebrando è dunque un momento di grande significato, ma anche di notevole impegno, perché certe indicazioni che Papa Francesco in particolare ha voluto consegnarci non restino solo belle idee astratte, ma diventino un inizio di possibili fatti concreti, decisioni operative”.
“Ringrazio – ha detto ancora- tutti gli organizzatori di questa giornata, i sindaci presenti e quelli che comunque pensano di aderire a questa proposta, gli ospiti che sono intervenuti e tutte le persone che oggi hanno scelto di essere lì. Per costruire un’economia di pace e testimoniare la nostra vicinanza alle sorelle e ai fratelli che vivono nelle aree di guerra, dobbiamo impegnarci tutti in prima persona. Mando allora a tutti un carissimo saluto, sono a migliaia di chilometri di distanza ma non mi sento lontano, perché penso di poter dire che quello che voi state facendo, con le riflessioni, le azioni, le firme, la solidarietà a questi popoli in guerra, io l’ho vissuto, e lo sto vivendo ancora, in questo pellegrinaggio con i confratelli vescovi della Toscana. Speriamo e crediamo in un mondo in cui pace e giustizia saranno veramente vincitrici”.