L’ex premier, ed ex presidente della Corte Costituzionale, Giuliano Amato utilizza il registro dell’ironia per commentare la recente inchiesta dossieraggio, attualmente in primo piano a livello nazionale, relativa all’indagine su informazioni personali, sensibili e segrete, che sono state sottratte a politici, manager e persino a uomini del mondo dello spettacolo. Ha commentato così oggi a Siena il presidente Amato: “Cambiano le tecnologie e con esse cambiano i furti e gli imbrogli – sono state le parole dell’ex premier. – Non c’è da stupirsi che in un mondo nel quale tendiamo a mettere i nostri pensieri in rete attraverso siti e Facebook il minimo che ci possa succedere è che ci guardino il conto corrente”.
La rilevanza della Corte Costituzionale nella storia del nostro Paese è il tema che è stato affrontato oggi pomeriggio nell’aula magna Virginia Woolf dell’Università per stranieri di Siena. Il tutto alla presenza di Giuliano Amato, ex presidente del Consiglio e successivamente giudice della Corte Costituzionale, di cui poi è stato pure presidente, e della giornalista Donatella Stasio. Che hanno scritto un libro, dal titolo “Storie di diritti e di democrazia. La Corte Costituzionale nella società”, che adesso stanno presentando in giro per l’Italia.
Nel testo Amato e Stasio parlano dei grandi cambiamenti che si sono verificati negli anni in Italia a seguito di sentenze della Corte Costituzionale: dalla fine del reato per l’adulterio femminile a quella per l’interruzione volontaria di gravidanza. Pagine di storia italiana, scritte con e grazie alla Corte Costituzionale.
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