Giustizia, presidio dei lavoratori precari: “Senza noi il tribunale perde il 40% dell’organico e rischia il collasso”

Come sindacato “siamo da tempo impegnati a sostenere i precari Pnrr del tribunale” perché a Siena “si rischia una scopertura del 40%” dell’organico.

Lo ha detto il segretario della Fp Cgil di Siena Luca Franci, presente oggi al presidio davanti alla struttura di viale Franci. Con i fondi del Piano sono stati assunti in tutta Italia 12mila dipendenti, il cui contratto però sta per andare in scadenza.

A Siena la situazione è critica: su 61 unità si rischierebbe di perderne 23. Ecco perché i lavoratori del settore hanno deciso oggi di scioperare e mobilitarsi, chiedendo una stabilizzazione. “Faremo quanto in nostro potere per difendere i posti di lavoro, nell’interesse non solo dei lavoratori, ma della stessa struttura giudiziaria”, ha aggiunto il sindacalista.

“I primi contratti a tempo determinato risalgono al 20 febbraio 2022, poi c’è stata una seconda mandata di tecnici e operatori di data entry a novembre e, successivamente, uno scorrimento e un nuovo concorso. Sono anni che queste persone lavorano negli uffici, svolgendo funzioni non sostituibili. Molti addetti all’ufficio per il processo e tecnici d’amministrazione sono funzionari che possono firmare atti, quindi non possono essere rimpiazzati dagli assistenti del nuovo concorso – evidenzia Eleonora Serra, della rappresentanza sindacale del tribunale-. È vero, possiamo partecipare al concorso, ma la riserva del 40% per gli uffici per il processo- comporterebbe un demansionamento”.

“Parliamo di laureati che già svolgono funzioni delicate: sarebbe una mortificazione delle competenze. Le professionalità acquisite non sono sostituibili dalle figure di operatori e assistenti giudiziari – ha proseguito-. Nel tribunale di Siena la maggior parte del personale Pnrr è del territorio. Sono persone che hanno scelto di vivere qui e vorrebbero restare – continua -. Siena, come altre realtà, non è una città semplice: con uno stipendio normale si sopravvive, ma non si fanno grandi margini. Dopo quattro anni di lavoro, essere sradicati da questa vita sarebbe pesante”.

A chiedere una stabilizzazione anche la sottosezione dell’Anm di Siena: “Queste 23 persone sono arrivate nel nostro ufficio a partire dal febbraio 2022. Sono prevalentemente giovani o giovanissimi, sono arrivati non conoscendo quasi niente dei servizi che si svolgono all’interno di un tribunale – dice il giudice Ilaria Cornetti-. In questi anni sono stati formati e hanno acquisito competenze e conoscenze grazie al contributo del personale di cancelleria, del personale amministrativo e di tutti i magistrati”.

“A quasi quattro anni di tempo dal loro arrivo sono diventate delle figure insostituibili – ha aggiunto- Sono ad oggi dei professionisti competenti, preparati, felici di lavorare presso un Tribunale e desiderosi di rimanere in questo ufficio e quindi si aspettano quella che anche per noi magistrati e per il personale amministrativo è una prospettiva importante, cioè la stabilizzazione”.

Marco Crimi