Martedì 16 settembre il personale precario della giustizia incrocerà le braccia. Dalle 10 alle 12 è previsto un presidio davanti al Tribunale di Siena, in via Franci, organizzato dalla FP Cgil per chiedere la stabilizzazione dei lavoratori assunti con contratti a tempo determinato nell’ambito del Pnrr.
Secondo il sindacato, la protesta vuole richiamare l’attenzione su una situazione che rischia di mettere in ginocchio l’amministrazione giudiziaria: a livello nazionale sono 12mila i dipendenti a tempo determinato senza certezze sul futuro, di cui 9.137 addetti all’Ufficio per il processo e 2.809 amministrativi e tecnici informatici. Contratti avviati nel 2022 e ormai prossimi alla scadenza, senza che ad oggi siano stati previsti percorsi di stabilizzazione.
A Siena la situazione è ancora più critica: su 61 unità in servizio, 23 appartengono al personale Pnrr e perderanno il posto il 30 giugno 2026. “Si tratta di lavoratrici e lavoratori già formati e ormai indispensabili – sottolinea FP Cgil Siena – impegnati ogni giorno a supporto di uffici, cancellerie e magistrati. È incomprensibile che lo Stato non investa su queste figure”.
La sigla denuncia anche il quadro nazionale: il Ministero ha perso 15mila addetti negli ultimi anni e altri 5mila andranno in pensione nel prossimo triennio, senza un piano di recupero. La mancata stabilizzazione, avverte il sindacato, comporterebbe “un collasso del sistema giudiziario senese, con uno svuotamento del 40% del personale e gravi ripercussioni sui servizi ai cittadini”.
