Il refrain del sindaco Luigi de Mossi nel suo messaggio di auguri natalizi alle autorità cittadini è ‘speranza’. Speranza di lasciarsi alle spalle la pandemia e di tornare ad una vita normale, di poter tornare a correre il Palio, di vivere un 2022 caratterizzato da nuove e positive prospettive economiche ed occupazionali per la città.
“Il prossimo anno vorremmo dare a Siena i lavori pubblici che abbiamo presentato l’altro giorno, dare tranquillità alla famiglie”, così De Mossi elenca i suoi buoni propositi. “Siamo qui in presenza per testimoniare che c’è sempre un modo per ripartire dopo certi momenti”, prosegue il sindaco che, sull’emergenza covid aggiunge: “Stiamo vivendo un momento fra luci e ombre, ma non vogliamo mollare, non vogliamo tornare indietro”. Non manca un giudizio all’operato della sua amministrazione: “Non siamo infallibili, ma siamo propositivi. Facciamo capire alla cittadinanza che c’è sempre un futuro”, afferma.
Il primo cittadino, durante il suo intervento con la stampa, spazia tra più argomenti. Parte innanzitutto parlando della notizia del giorno: l’acquisizione da parte della biblioteca degli Intronati di una preziosa e rara opera del Vasari. “È stata un’occasione, dobbiamo essere pronti a coglierle quando capitano”. C’è poi Mps, una partita che per De Mossi non è finita: “Chi voleva acquisire la Banca (Unicredit, ndr.) ha alzato troppo l’asticella e ha reso irricevibile la sua richiesta. Quello del Monte dei Paschi è un tema che dovrà essere ancora affrontato”.
La chiosa è sul Palio: “Con la sua mancanza è mancato un momento di aggregazione sociale. Non sono 4 semplici giorni a luglio e agosto, ma è un modo in cui la trama della città si riconduce a se stessa. L’assenza delle Carriere crea anche problemi sociali ad ogni livello”.