“Global Sumud Flottila, il Governo tuteli i cittadini italiani”: in trecento alla nuova mobilitazione a Siena

In trecento a Siena per chiedere protezione ai civili della Global Sumud Flottilla. Piazza Salimbeni si è riempita ieri pomeriggio di bandiere e striscioni al presidio a sostegno dell’equipaggio fermato in acque internazionali. A promuovere la mobilitazione, una ventina di sigle locali, tra cui la Cgil provinciale e il Comitato per la Palestina di Siena.

“Crediamo che le mobilitazioni di piazza siano uno strumento utile a smuovere la situazione, perché influenzano l’opinione pubblica e, di conseguenza, le scelte dei governi. Lo vediamo anche con il governo Meloni, sempre più in difficoltà nel rispondere a queste istanze e alle proposte che emergono dalle piazze”, ha dichiarato Samuele Picchianti del Comitato per la Palestina.

Un concetto ribadito anche dalla segretaria della Cgil di Siena, Alice D’Ercole: “Il governo italiano non ha garantito la giusta protezione, in acque internazionali, ai cittadini italiani. L’articolo 2 della Costituzione sancisce chiaramente la libertà di ogni cittadino di poter aderire a missioni di solidarietà. Il governo non ha tutelato i nostri connazionali in uno spazio internazionale. Per questo ieri ci siamo mobilitati con un presidio spontaneo, oggi siamo di nuovo qui e domani ci sarà lo sciopero generale, con Siena che vedrà un corteo e una manifestazione”.

“Il 14 ottobre saremo al Rettorato per chiedere che l’Università di Siena interrompa ogni legame con Leonardo e con chi produce armi usate nei conflitti”, ha annunciato Picchianti. “Pensiamo che oggi l’opinione pubblica, così come la coscienza all’interno della comunità accademica, siano più mature rispetto a un anno fa. Forse si è acquisita maggiore consapevolezza del coinvolgimento delle università israeliane, di Leonardo e dell’esercito americano nel genocidio di Gaza e nell’occupazione dei territori palestinesi”, ha aggiunto.