“Meno armi più borse di studio”, “Stop genocidio”, “Governo Meloni complice del genocidio”: è quanto si legge nei cartelli di una decina di manifestanti che hanno inscenato una protesta stamani, durante l’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università per Stranieri di Siena, quando ha preso parola il ministro dell’Università e Ricerca Anna Maria Bernini.
“Palestina libera!” e “Vergogna”, “Complici del genocidio”: hanno gridato i manifestanti. “Gli insulti no! No non mi devo vergognare di nulla come voi non vi dovete vergognare di nulla”, è la risposta del ministro. “Siamo persone, non idee o dogmi, – ha aggiunto- e l’unico modo per avere rapporti tra noi è quello di ascoltarsi.
Come si fa a comunicare se non si capisce chi si ha davanti. Urlare è facile, ascoltare è più difficile”, ha proseguito rivolgendosi ai ragazzi. Poco dopo la fine dell’intervento del ministro uno dei manifestanti si è confrontato con il presidente di Regione Toscana Eugenio Giani ed ha chiesto di mandare via il console d’Israele per la Toscana Marco Carrai dalla Fondazione Meyer di cui è attualmente presidente. I giovani, membri del comitato per la Palestina di Siena, hanno poi contestato anche il rettore dell’ateneo Tomaso Montanari. Gli attivisti sono stati divisi dal Governatore della Toscana e da Montanari dalle forze dell’ordine.
Tra le reazioni c’ è quella di Erica Mazzetti di Forza Italia: “Esprimo la mia solidarietà ad Anna Maria Bernini, Ministro di un governo di centrodestra che ha riportato al centro, non con slogan ma con investimenti, il tema dell’Università. Sono liberale e accetto che ognuno difenda le sue opinioni per quanto lontane dalle mie purché non impedisca a un’altra persona o a me di esprimermi. È ciò che oggi è successo a Siena ed è un qualcosa che non può esistere in una società libera. Mi stupisco che l’Università, nella persona del rettore, il sempre loquace Tomaso Montanari, cuor di leone quando si trattava di non onorare la memoria di Silvio Berlusconi, non abbia preso le distanze da questi contestatori chiarendo che c’è un modo corretto di manifestare e uno non corretto. E che quello non è corretto”.
“Questi pseudo-manifestanti che hanno contestato il ministro Anna Maria Bernini fino quasi a impedirle di parlare non hanno nulla in comune con la storia e la cultura di Siena”, le parole del coordinatore provinciale di Forza Italia Siena Alessandro Pallassini.
“Esprimo, a nome mio personale e di Forza Italia Toscana, la solidarietà e la vicinanza al Ministro Anna Maria Bernini, contestata da un gruppetto di militanti del ‘Comitato per la Palestina’ durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico dell’Università per Stranieri di Siena. Interrompere l’intervento di un ministro, per gridare i soliti slogan ideologici, dimostra da un lato la pochezza di questi pseudo-rivoluzionari, dall’altro l’arroganza e la mancanza di rispetto per le regole della democrazia”. Lo afferma il coordinatore regionale di Forza Italia Toscana, Marco Stella.
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