Graduation day, Di Pietra esorta i neo laureati: “Nell’Italia malata di furbite siate persone serie”

“Mi auguro che diventiate delle persone serie perché l’Italia e il mondo ne hanno bisogno. Mi auguro che si pensi questo di voi. Troppo spesso siamo abituati a sentire “Italiani brava gente”. Il mio auspicio è che grazie a voi si possa dire “italiani gente seria”, o meglio “italiani brava e seria gente””.

È il climax dell’intervento di Roberto Di Pietra al Graduation day di oggi pomeriggio. Di fronte alle autorità cittadine e a settecento studenti dell’ateneo il rettore ha chiesto ai neo-laureati di fare della serietà il faro della propria vita osservando come in Italia “siamo circondati da persone che cercano sempre una scorciatoia comoda di fronte ai problemi. Questi – ha proseguito Di Pietra – sono i sintomi di quella patologia che chiamo furbite: virus italico endemico da generazione”. Ecco dunque la richiesta del rettore ai giovani di “cambiare questa situazione e questa narrazione della società”.

Ad aprire la cerimonia è stato il saluto del sindaco Nicoletta Fabio: “La fortuna non esiste: esiste il momento in cui il talento incontra l’occasione”, il primo cittadino esordisce citando Seneca e aggiungendo che questa “è la mia speranza: spero che i vostri talenti incontrino l’occasione, possibilmente in questa città – continua Fabio parlando agli studenti -. Voi siete un patrimonio umano per il nostro futuro”.

Da qui la richiesta ai ragazzi “di essere arcieri prudenti: scoccate le frecce del futuro in altro, mirate lontano ma siate consapevoli che è il nostro essere umani che ci limita e che non tutti i traguardi si raggiungono, anche se li tocchiamo più facilmente insieme, con l’aiuto di altro”.

MC