Si è concluso con pieno successo il VI Chigiana International Festival & Summer Academy che dal 5 luglio al 3 settembre, a Siena e “da” Siena, ha proposto, anche in quest’anno caratterizzato da grandi emergenze e difficoltà, un programma di altissimo standing internazionale.
Numeri importanti e un caloroso successo di pubblico quello fatto registrare in queste 8 settimane da Oursounds, titolo scelto per l’edizione 2020. 23 eventi live, di cui 18 a Siena, nella Chiesa di Sant’Agostino e in suggestivi spazi all’aperto e 5 diffusi sul territorio, a Poggibonsi, San Quirico d’Orcia e Sovicille. Eventi che hanno registrato il tutto esaurito, al netto della riduzione dei posti per singolo spettacolo dovuta alle esigenze di distanziamento e sicurezza per me norme anti Covid.
Una programmazione concertistica assai ricca, inaugurata da uno straordinario evento di teatro, musica e danza in Piazza del Duomo, con lo splendido scenario della cattedrale accesa dalla regia luminosa di Alessio Pizzech e che ha visto, tra l’altro, la nascita del Chigiana Operalab, progetto che riporta in vita la felice tradizione dell’Accademia Chigiana quale fucina di mai scontate produzioni operistiche, che quest’anno ha proposto in forma semiscenica La Serva Padrona, di Giovanni Battista Pergolesi. Esito più che riuscito della sinergia tra il corso di Canto di William Matteuzzi e quello di Direzione d’Orchestra tenuto da Daniele Gatti, per il quinto anno consecutivo alla guida del Corso, coadiuvato da Luciano Acocella. Uno dei pochissimi Corsi di Direzione d’Orchestra attivi quest’anno in tutta Europa. Inoltre, in prima assoluta, è stata eseguita da Antonio Meneses la composizione per violoncello solo, Senza vento, di Salvatore Sciarrino, commissionata dall’Accademia Chigiana.
«Con la realizzazione della sesta edizione del Chigiana International Festival & Summer Academy – dichiara Carlo Rossi, Presidente dell’Accademia Chigiana – abbiamo affrontato una delle prove più difficili. In un anno segnato dall’emergenza Covid-19, in cui tante istituzioni culturali e di spettacolo in Italia e in Europa hanno cancellato le loro attività, la Chigiana ha invece confermato e realizzato con successo sia tutti i corsi estivi di alto perfezionamento sia le attività concertistiche, con un dispiegamento unico nel Paese. In particolare ha consentito alla città di Siena di poter mantenere viva l’offerta culturale di musica e spettacolo nel periodo estivo, con una programmazione di prestigio e di alto profilo internazionale. Inoltre la Chigiana, con la sua formula che unisce la didattica alle diverse forme di spettacolo dal vivo, con i concerti nelle terre di Siena, con l’impiego delle migliori risorse di cui dispone il contesto regionale, quali l’Orchestra Giovanile Italiana della Scuola di Musica di Fiesole, il Coro della Cattedrale di Siena Guido Chigi Saracini, nonché le proprie formazioni in residenza, si è confermata quale riferimento assoluto per lo sviluppo dell’offerta di musica di alta qualità nel territorio e nel Paese, nonché un polo di attrazione imprescindibile nel campo dell’alta formazione musicale per tutto il contesto internazionale».
«Oursounds è stato un Festival di grande significato, nel quale l’Accademia Chigiana, producendo un grandissimo sforzo collettivo, ha dimostrato di saper trasformare una situazione di crisi e una difficile contingenza sociale in un’opportunità per lanciare nuove strategie e processi innovativi – spiega Nicola Sani, Direttore Artistico della Chigiana. – Al di là degli ottimi esiti dell’attività concertistica e di teatro musicale dal vivo, dell’ampia offerta online che ha letteralmente trasformato gli archivi dell’Accademia in una grande risorsa di spettacolarità e della straordinaria partecipazione di allievi e docenti sia in presenza che online, la Chigiana ha sperimentato con successo una serie di nuove modalità educative e performative che costituiranno un prezioso bagaglio di esperienza per il prossimo futuro».
Un successo che è andato di pari passo con quello relativo all’89ª edizione della Summer Academy. 22 i corsi di alto perfezionamento attivati, di cui 5 in modalità esclusivamente online, grande novità dell’edizione di quest’anno, con ampia soddisfazione di tutti i partecipanti. 255 gli allievi effettivi (il 90% in presenza e i restanti collegati online) selezionati su un totale di 450 richieste provenienti da 29 nazioni. Numeri addirittura in crescita rispetto al 2019, rispettivamente del +9% per gli iscritti e del +13% per le domande ricevute, che poche realtà, in ambito non solo italiano ma europeo, possono vantare per questo 2020. Gli allievi sono stati protagonisti di 14 concerti tenutisi, per motivi legati alle normative Covid, a porte chiuse, ma ripresi dalle telecamere in alta definizione e disponibili per la visione presso gli archivi dell’Accademia.
Un risultato a cui ha contribuito l’innovativa formula mista, secondo la quale, per la prima volta nella storia della Chigiana, i corsi si sono svolti anche a distanza, con collegamento digitale online, grazie ad una specifica piattaforma di trasmissione del segnale musicale all’avanguardia, di alto profilo tecnico-artistico, adottata dall’Accademia, che ha contribuito a indirizzarne lo sviluppo tecnologico. Un traguardo importante per l’Istituzione senese che negli ultimi anni ha dedicato energie e risorse all’investimento nelle tecnologie digitali e nei nuovi mezzi di comunicazione.
In questo senso è stato particolarmente significativo il progetto “Beyond the silence”, musica al tempo della pandemia. Un affresco sonoro di quanto accaduto durante l’emergenza quando compositori e sound artists non si sono fermati, ma hanno continuato a comporre e produrre musica. Un progetto di straordinaria importanza nell’ambito della programmazione artistica contemporanea, che è valso alla Chigiana l’invito a partecipare, il 18 luglio scorso, al World Listening Day. «Con le 45 ore di programmazione online che è stato in grado di produrre e ascolti in 36 Paesi del mondo – prosegue il Direttore Artistico Sani – Beyond the silence ha dimostrato le potenzialità della tecnologia dello streaming messa al servizio della nuova creatività musicale e pan-sonora, anziché della mera riproduzione e trasmissione a distanza di eventi. Desidero davvero ringraziare tutti gli artisti provenienti da oltre 30 nazioni per avere entusiasticamente partecipato a questo affascinante progetto».
Parte integrante di questo festival 2020 è stata anche la sezione Online from the Archive: una significativa programmazione digitale di oltre 50 registrazioni storiche selezionate dall’imponente archivio chigiano, di cui 9 opere di teatro musicale prodotte dall’Accademia Chigiana, 16 concerti di musica sinfonica e da camera realizzati dalla Chigiana negli ultimi tre anni, trasmessi per la prima volta sul canale YouTube dell’Accademia, 32 concerti storici di grandi interpreti registrati alla Chigiana negli anni Ottanta e Novanta, restaurati digitalmente e trasmessi in streaming tramite la webradio del Festival ChigianaRadioArte (in collaborazione con Inner Room). Titoli di rara programmazione e di notevole interesse musicale. Un corpus davvero consistente che dà la cifra dell’impegno con il quale la Chigiana ha fortemente voluto essere presente in questo anno così martoriato, con idee ed energie nuove e con lo sguardo già rivolto verso il futuro.
Una fruizione digitale messa a disposizione del grande pubblico anche grazie a collaborazioni importanti con protagonisti del mondo della comunicazione e dei media online che hanno portato a numeri davvero significativi: oltre 6 milioni e mezzo di impressions e quasi 10.000 click, oltre 12.000 visualizzazioni sul canale YouTube e quasi 8.000 interazioni sui social.
Appuntamenti online che sono stati inoltre diffusi in tutto il mondo tramite la rete degli Istituti Italiani di Cultura grazie alla partnership con la Farnesina propiziata dal Vice Direttore Generale della DGSP del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Roberto Vellano.
«Il contesto in cui ci siamo trovati a programmare e realizzare il Festival 2020 ha richiesto uno sforzo organizzativo maggiore rispetto al passato, premiato dal raggiungimento di risultati superiori alle aspettative iniziali – dichiara Angelo Armiento, Direttore Amministrativo dell’Accademia Chigiana,. – Tutte le attività, da quelle didattiche a quelle concertistiche, sono state ripensate e rimodulate per poter garantire un eccellente standard qualitativo oltre che un’ampia fruizione e la massima sicurezza di tutti i nostri utenti, dagli spettatori dei concerti (live e online), agli allievi e maestri dei corsi di alto perfezionamento. Nonostante le difficoltà e le restrizioni legate all’emergenza Covid, il numero di iscrizioni ai corsi estivi si è mantenuto in linea con quello degli anni precedenti. C’è stato anzi un leggero incremento, pur avendo dovuto chiudere i corsi agli Allievi Uditori, per evitare possibili affollamenti delle aule. Grazie ai notevoli investimenti tecnologici effettuati e alla grande professionalità dei dipendenti e dei collaboratori dell’Accademia, sono stati ripresi tutti i concerti in programma (che saranno poi trasmessi in streaming, in radio e in TV) e, per la prima volta, anche le lezioni sono state registrate e messe a disposizione degli allievi, posizionando l’Accademia fra le pochissime istituzioni in grado di garantire, a livello internazionale, un così elevato standard di offerta formativa e di produzione».
Un’edizione dal forte valore simbolico, fin dalla serata di inaugurazione, sul sagrato illuminato di Piazza Duomo a Siena, con Io ho un sogno, dialogo a più voci dedicato dal regista Alessio Pizzech a Luis Sepúlveda, il grande, amatissimo scrittore cileno scomparso proprio a causa del Covid lo scorso 16 aprile. Un progetto che si è avvalso delle coreografie di Francesca Duranti, della partecipazione degli attori Maria Claudia Massari e Angelo Romagnoli, della voce del soprano Valentina Piovano e del percussionista Antonio Caggiano. Da qui, nelle diverse, splendide location del festival, si sono susseguiti grandi nomi del panorama musicale internazionale: Roberto Fabbriciani, Alessandro Carbonare, Lilya Zilberstein, Antonio Meneses, il Chigiana Percussion Ensemble, l’Orchestra Giovanile Italiana, Giuseppe Ettorre, Pierluigi Di Tella, Patrick Gallois, Luigi Pecchia, l’Ensemble Micrologus, Giovanni Puddu, David Geringas, Ian Fountain, Christian Schmitt, Bruno Giuranna, Goran Farkaš e giovani promesse, tra cui il Trio Chagall, Riccardo Zamuner, Ivos Margoni e Ettore Pagano.
Grande successo anche per i giovani interpreti che hanno dato vita ai due cast de La serva padrona (Faustine De Monès e Fiorenza Mercatali, Carmine Giordano e Gianandrea Navacchia) e per i giovani allievi direttori d’orchestra che si sono alternati sul podio della nuova produzione (Diego Ceretta, lo spagnolo Bernat Gerard Quetglas Torello).