Miglior pizzeria della provincia di Siena secondo la prestigiosa e tanto attesa guida 50 Top Pizza 2020, dove La Pergola di Radicondoli di Tommaso Vatti raggiunge quest’anno il 58° posto della categoria “Grandi Pizzerie” facendo un balzo di cinquantasei posizioni rispetto al 2019, dove sostava al gradino 114. Questo significa rientrare fra le migliori sessanta pizzerie d’Italia e ça va sans dire del mondo.
In più, oggi, la riconferma dei tre spicchi, il più alto riconoscimento della celebre guida Pizzerie d’Italia 2021 del Gambero Rosso, che lo scorso anno aveva insignito il maestro pizzaiolo anche del premio Ricerca e Innovazione.
“Sono molto orgoglioso e fiero – dichiara Vatti – dei risultati che insieme a mia moglie Silvia -Rossetti- a mio fratello Federico e a tutta la squadra de La Pergola abbiamo raggiunto in quest’anno anomalo e insidioso, che ha creato non poche difficoltà per tutti. Ma che abbiamo cercato da subito, da maggio quando abbiamo aperto, di affrontare con la massima positività, spirito di adattamento e la volontà di tornare a ricoprire il ruolo di fornitori di gioie gastronomiche per i nostri clienti. La nostra visione è in continua evoluzione, rivolta al futuro, e senza mai dimenticare il nostro motto “prodotti a km vero”, siamo già pronti a far partire nuovi progetti.”
Già alla riapertura, dopo la chiusura forzata, la novità di Autoctona, il forno artigianale e negozio di generi alimentari di altissima qualità, aperto a pochi metri dalla pizzeria, nella caratteristica via Garibaldi. Dove, in una attenta selezione di eccellenze italiane, fra vini, mozzarelle e conserve, primeggiano pane, pizza in teglia insieme agli oli extravergine a cura di A.I.R.O. (Associazione Italiana Ristoranti dell’Olio) che conferiscono a questo spazio il ruolo di unica oleoteca del senese.
Da qualche mese è arrivata anche l’ufficializzazione dell’ingresso di Tommaso Vatti in Ambasciatori del gusto, l’Associazione non profit che ha la missione di consolidare l’identità enogastronomica italiana attraverso la valorizzazione del patrimonio agroalimentare del nostro Paese. Un sinergia fra ristoratori, cuochi e sommelier che si fanno ambasciatori di valori che essi per primi prediligono nel loro approccio professionale. Come fa lo stesso Vatti nella nella sua costante ricerca sulle materie prime, sugli impasti e sulla stretta connessione con i produttori, con cui c’è molto più di un semplice rapporto di approvvigionamento.