A livello regionale – evidenzia l’ufficio studi di Toscana Cereali – la produzione di grano duro si attesta per il 2011 a 239.405 tonnellate contro le 288.194 del 2010 (dato Istat), per una perdita di prodotto del 17 per cento. Un dato tutto sommato in linea con la diminuzione di superficie (-18%) nell’ultimo anno in Toscana, passando da 94.340 ettari (2010 – Istat) a 77.350 ettari (2011).
«Sono dati che rispecchiano una campagna non positiva – commenta il direttore di Toscana Cereali, Luciano Rossi -. Da punto di vista climatico abbiamo assistito alle piogge di fine autunno e inizio inverno che hanno portato al mancato accestimento della pianta – a causa delle semine ritardate – e minori rese unitarie ad ettaro. Inoltre sempre le piogge avevano portato ad una diminuzione delle superfici dedicate a grano duro. E si è risentito dell’andamento del mercato ribassista che ha condizionato molti agricoltori a non investire in questa coltura, e ciò ha contribuito alla diminuzione della superficie. In ottime condizioni si presenta invece la qualità, con pesi specifici elevati e buoni contenuti proteici».
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