Agroalimentare, tecnologie e biodiversità. Sono solo alcuni dei punti promossi dalla Regione Toscana con una delibera approvata dalla giunta. La Regione si impegnerà ad rispettare le linee europee, il patto proposto dalla Von der Leyen, il cosidetto ‘Green New deal’. Un impegno importante e concreto per migliorare soprattutto l’agricoltura, già eccellenza italiana, e portarla all’avanguardia a livello europeo.
In tutti questi ambiti la Regione è impegnata da tempo. La Toscana, ad esempio, è stata la prima regione in Italia a dotarsi di una propria legge sulla tutela delle risorse genetiche autoctone a rischio di estinzione, e a istituire un sistema di tutela delle risorse genetiche locali di interesse agrario, zootecnico e forestale.
Inoltre in Toscana diversi territori (Garfagnana, Valdichiana senese e aretina, Arezzo e le sue vallate, Monte Amiata e Crinale tosco emiliano) hanno costituito o stanno costituendo anche grazie al sostegno di Ente Terre Regionali Toscane la costituzione di Comunità del cibo e della biodiversità di interesse agricolo e alimentare. Un Polo per l’industria e la trasformazione agroalimentare toscana è in programma venga realizzato all’interno della Tenuta di Alberese, nell’area di Rispescia.
E ancora Terre Regionali Toscane ha da tempo avviato un percorso per potenziare le attività di agricoltura di precisione presso le proprie Demofarm (Tenuta di Cesa e Tenuta di Alberese), aziende agricole dimostrative, con funzione pubblica, che mostrano modelli innovativi realmente applicati, al fine di promuovere e facilitare l’adozione di pratiche innovative da parte degli agricoltori.
Il testo approvato dalla giunta prevede, inoltre, di sostenere il processo di nascita e sviluppo del Centro per la sicurezza in agricoltura presso la Tenuta di Cesa di proprietà di Ente Terre Regionali Toscane che prenderà avvio nell’ambito di un percorso che vede come promotore l’assessorato all’agricoltura.
Niccolò Bacarelli