Ci vorrà il passaporto anche nelle nazioni europee. No, non parliamo del consueto documento ma parliamo di un pass speciale che l’Unione europea proprio in questi giorni ha approvato per poter viaggiare liberamente in tutto il continente. Parliamo del ‘Green Pass’ ovvero il “Passaporto Verde digitale”, un documento sanitario all’interno del quale sarà registrato il tampone effettuato, oppure se il viaggiatore è vaccinato o guarito dalla malattia Covid-19. Ebbene, non è ancora del tutto definito ma sembra che l’estate, o meglio, il turismo estivo sarà caratterizzato dall’introduzione di questo documento. A quanto pare i tamponi dovranno essere eseguiti entro 48ore dalla partenza del viaggio e dovrà essere presentato alle autorità se richiesto, molto probabilmente sarà un certificato obbligatorio negli aeroporti senza il quale non si potrà varcare la frontiera.
“Il Green Pass nasce da un’idea dell’Unione europea – spiega Emanuele Montomoli, cso di VisMederi – solo ed esclusivamente per i cittadini comunitari. Una bella iniziativa, a mio avviso, che permetterà di poter viaggiare in tranquillità senza l’incombenza di dover fare la quarantena per ogni spostamento verso altri paesi. La data di partenza dovrebbe essere il primo giugno ma non ne abbiamo la certezza. Lo scopo è quello di creare un sistema informatizzato attraverso l’utilizzo di ‘qr code’ oppure fogli da allegare insieme al passaporto”.
In effetti non è niente di nuovo, già con il nuovo decreto riaperture introdotto dal premier, Mario Draghi, lo spostamento tra regioni di colore diverso è tutt’ora consentito solo presentando una certificazione relativa al tampone eseguito, alla guarigione della malattia o alla vaccinazione completata. Molti si stanno attrezzando, soprattutto quando in Italia i vaccinati, con prima e seconda dose, sono circa 5milioni di abitanti e la maggior parte in una fascia d’età compresa tra i 70 e i 90 anni. Insomma, non proprio l’età media dei turisti che questa estate, speriamo, inizieranno nuovamente a viaggiare, senza nulla togliere ai 70enni, 80enni, 90enni e pluricentenari che, vivaddio, possono ancora viaggiare serenamente. In ogni caso moltissimi, tra cui VisMederi, si stanno già organizzando per disporre nel territorio punti in cui eseguire il proprio test per poter viaggiare liberamente in tutti i paesi e regioni d’Italia.
“Sarà necessario – continua il professore – adottare precauzioni per poter viaggiare in tranquillità. Ancora non siamo fuori dalla pandemia e non lo saremo prima di un anno, anche se spero di tornare a vivere una situazione di normalità anche nei mesi più freddi. Con le nuove aperture è probabile che l’Italia potrà avere un nuovo picco di contagi, per questo è importante tutelare la salute dei viaggiatori che vorranno venire nel nostro Paese a trascorrere le vacanze. Le nazioni dovranno adottare delle strategie per rendere i tamponi fruibili a tutti. Farsi il tampone comporta un costo economico, elevato per i test molecolari, più economico per gli antigenici rapidi, per questo anche la Commissione europea ha invitato le nazioni ad attenuare i costi dei test per consentire a tutti di poter viaggiare in libertà”.
Niccolò Bacarelli