“Sono in molti ad avere paura ed ansia, questo meccanismo per l’uomo è prezioso perché ci tiene in allerta e ci fa stare pronti. Una situazione diversa avviene quando subentra l’angoscia che può portare a sentirsi inermi e condannati“. Questa mattina nell’intervista ormai consuenta con Katiuscia Vaselli è intervenuto il dottor Jacopo Grisolaghi, psicologo, che ha parlato degli effetti che può avere questa pandemia negli animi delle persone.
“E’come vivere in guerra, anche io sono costretto a fare i miei colloqui per via telematica – spiega-.Ci sembra di non possedere gli strumenti per affrontare questa situazione ma non è cosi. La prima cosa che va fatta è cercare di ridurre il sovraccarico emotivo: siamo tutti in un momento di stress e cercare ulteriori informazioni sull’argomento del covid19 ne genera ulteriori. Per questo bisogna cercare sempre notizie da fonti affidabili come l’Oms o il Ministero della sanità e non bisogna seguire imperterriti il continuo ‘ping-pong‘ dell’informazione”.
“Un altro importante aspetto è quello di sapersi ritagliare, in queste giornate un momento per se stessi dove si dedica il tempo a sane abitudini come un buon libro o l’attività fisica” afferma lo piscologo che suggerisce di non focalizzare l’attenzione a quello che accadrà nel futuro ma di “vivere il presente, il qui ed ora cercando di crearsi nuovi hobby in modo da non entrare in uno stato di spaesamento e di perdita di punti di riferimento – afferma-. Questa è l’occasione di creare nuovi valori, di essere responsabili”.
La sua analisi si è poi spostata sull’epidemia vera e propria e sulle condizioni di chi deve vivere vicino o in famiglia con un contagiato. “Chi vive con una persona ammalata non deve andare nel panico – sottolinea-. Bisogna rimanere lucidi, rispettare le norme sanitarie ed adottare tutte le misure precauzionali per non mettere in pericolo. Adesso ad ognuno di noi è richiesto un impegno, una responsabilità collettiva per il bene di tutti i cittadini”.
La fine del suo ragionamento Grisolaghi l’ha affidata ad una riflessione sulla condizione di chi deve vivere una perenne ‘caccia alle streghe sulla sua pelle’ per avere l’unica colpa di essersi essersi ammalato.”La ‘ caccia alle streghe – conclude- è una fuga dall’angoscia, un sentimento che non ha un riferimento specifico, l’uomo cerca in tutti i modi di rifuggirla e per questo cerca l’untore“, Ricordiamo che l’Ordine degli Psicologi della Toscana ha attivo tutti i giorni dalle 9 alle 19 un numero verde dedicato all’emergenza covid19, basterà chiamare il seguente contatto: 331 6826935.
Katiuscia Vaselli
Marco Crimi
Di seguito la diretta completa