Salta il tavolo negoziale tra Gsk e sindacati per il riconoscimento di un inquadramento migliorativo degli operatori delle funzioni di asettico e primario (da categoria E1 a categoria D3, contratto nazionale Chimico farmaceutico).
E tra le organizzazioni esplode la bufera con la Femca Cisl Siena Grosseto e Uiltec che puntano il dito contro Filctem Cgil. “Duemila dipendenti – scrivono le sigle in una nota congiunta – meritano un sindacato responsabile che si assuma le proprie responsabilità e non si ancori a modelli e dinamiche relazionali vecchie e inconcludenti. Relazioni sindacali così estenuanti, potrebbero se non modificate, produrre molti danni a tutti i lavoratori, l’imminente contrattazione di secondo livello se non affrontata in maniera seria e coerente, potrebbe creare grosse difficoltà facendo perdere a tutti i lavoratori detassazioni, benefit e salario”.
La delegazione Filctem Cgil è stata definita “sempre più indecisa e confusionaria”. Femca Cisl Siena Grosseto e Uiltec proseguono: “Dopo quattro ore di discussione durante la quale è stato affermato tutto ed il contrario di tutto, ha preso ulteriore tempo per condividere, tra i membri assenti prima ed i propri iscritti poi, l’ulteriore proposta migliorativa costruita dal tavolo negoziale. In particolare, la Filctem, oltre ad aver avversato uno dei criteri alla base del passaggio di livello relativo alle performance – come se si negasse che questo è in vigore da anni in Gsk – ha voluto chiedere ai lavoratori se il loro inquadramento fosse giusto secondo il contratto nazionale, come se questa fosse una competenza dei lavoratori e non delle organizzazioni sindacali stesse”.
Ed ancora: “Le condizioni poste per accedere all’aumento di livello erano il reciproco riconoscimento tra le parti del corretto inquadramento attuale secondo il contratto, l’anzianità di servizio di almeno 4 anni all’interno delle funzioni Asettico o Primario, il non aver ricevuto una low missed performance negli ultimi 3 anni, l’esecuzione di almeno una attività tra quelle listate “on Top”.
“Non senza fatica, e dopo una difficile trattativa, si erano ottenuti ulteriori miglioramenti, quali 2 anni senza aver ottenuto una valutazione negativa delle prestazioni e l’istituzione di un osservatorio aziendale, peraltro previsto dal contratto nazionale, in cui rsu ed azienda, avrebbero avuto modo di controllare la buona applicazione dell’accordo, monitorandone altresì l’andamento e l’impatto della missed performance sui passaggi di livello – aggiungono ancora – L’azienda aveva a più riprese nelle settimane passate espresso la propria volontà di collaborare ma purché entro la metà del mese si giungesse ad un accordo. Per questo Femca Cisl e Uiltec erano fermamente intenzionate a proseguire ad oltranza pur di giungere ad una quadra. Purtroppo, ci siamo dovuti arrendere all’incomprensibile presa di posizione dell’altra sigla sindacale, la quale oltre ai modi molto poco collaborativi espressi, ci ha violentemente aggrediti, in un clima che sembrava da vero e proprio far west con accuse infondate ed ingiustificate”.
“Femca e Uiltec rinnovano il loro massimo impegno per affrontare con determinazione tutte le questioni aperte e soprattutto, dando il pieno sostegno alle decine di colleghi che vedono sfumare un riconoscimento da anni auspicato, ripartiranno ancora più convinte e propositive nel voler cambiare lo stato delle cose, confidando nell’appoggio massimo dei lavoratori che ci hanno sempre sostenuto e che crediamo in futuro non faranno mancare il loro sostegno” concludono.