Gsk, dai gruppi del Consiglio comunale interrogazioni all’amministrazione sul futuro dei 270 lavoratori

“Si è recentemente appreso che Gsk, con un fatturato a livello globale circa 35 miliardi di euro e nei siti di Siena e Rosia circa 400 milioni di euro, ha annunciato ulteriori investimenti per euro 260 milioni, insieme, però, all’uscita volontaria di 270 persone”. Si apre così l’interrogazione congiunta dei Gruppi Pd, Siena sostenibile, Per Siena, Gruppo misto Fabio Pacciani e Castagnini sindaco sulla situazione attuale dopo la recente notizia di accompagnamento all’uscita volontaria di 270 lavoratori.

“Sulla questione il sindaco di Sovicille, Giuseppe Gugliotti, il senatore Silvio Franceschelli e il presidente della Provincia Agnese Carletti hanno auspicato che, per una maggiore chiarezza, l’azienda convochi in breve tempo un incontro congiunto con tutti i livelli istituzionali e stakeholders locali, regionali e nazionali per l’illustrazione del piano industriale, del programma degli investimenti sulle nuove linee di produzione e delle politiche occupazionali che, secondo quanto appreso, dovrebbero tornare ad essere espansive nei prossimi anni in concomitanza con l’ulteriore sviluppo dell’hub di Rosia – si legge -. La presentazione del piano industriale sarà utile anche per fornire ulteriori rassicurazioni sul principio della volontarietà quale esclusivo presupposto dell’adesione da parte dei lavoratori alle uscite incentivate, fugando ogni eventuale dubbio in merito, convinti che il sito di Rosia – Siena abbia, oggi più che mai, prospettive e potenzialità straordinarie e che l’azienda, con la professionalità e la competitività che esprime, saprà cogliere al meglio le prospettive che si aprono su un settore come quello dei vaccini da diverso tempo in costante crescita, con impegni certi rispetto agli investimenti annunciati, al mantenimento dei livelli occupazionali e alla gestione delle uscite preventivate”.

“Già nel 2021 una mozione approvata all’unanimità dal consiglio comunale di Siena impegnava il nostro comune a favorire il consolidamento del distretto delle scienze della vita tra i comuni dell’area senese interessati dagli attuali poli di Siena, Rosia, Monteriggioni e Monteroni. Date le diverse crisi occupazionali in atto (Beko, Pay Care ed Avicoop Monteriggioni), c’è bisogno di seguire con la massima attenzione le evoluzioni del quadro economico ed occupazionale nella nostra città e nella provincia, di cui siamo il capoluogo. Con queste premesse i firmatari hanno depositato qualche giorno fa un’interrogazione consiliare chiedendo di sapere se l’amministrazione comunale di Siena abbia aggiornamenti ulteriori sulla situazione di Gsk e se il Comune abbia intenzione di unirsi agli appelli ed all’iniziativa del sindaco di Sovicille, del senatore della Repubblica del territorio e del presidente della Provincia perché  l’azienda convochi in breve tempo un incontro congiunto per condividere l’illustrazione del piano industriale, del programma degli investimenti sulle nuove linee di produzione e delle politiche occupazionali”.

Interrogazione simile arrivata anche dai banchi Forza Italia, Udc e Nuovo Psi. “Premesso che l’articolo 4 della nostra Costituzione dice che la Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendono effettivo questo diritto Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società”; che la società contemporanea sta vivendo da anni una progressiva metamorfosi nel panorama dei rapporti di lavoro in base alla quale per tante forme di occupazione – si legge -., per cui un tempo non vi sarebbe stato alcun presagio negativo circa la loro permanente stabilità, oggi si sono evolute (o involute) verso scenari meno sicuri; che, proprio in questo periodo, i lavoratori di una storica ed importante Azienda del nostro territorio, la Beko (ex Whirlpool), stanno attraversando un periodo buio a causa dell’annunciata chiusura dal parte dell’Azienda stessa del sito senese entro la fine del 2025; che affinché l’economia possa veramente definirsi ‘circolare’ è condizione necessaria che le persone abbiano un posto di lavoro che garantisca loro la possibilità di spendere e di avere una vita dignitosa; che affinché vi sia una serena tenuta sociale la certezza del lavoro diventa una primaria ed indispensabile condizione; che in questi giorni da fonti aperte di stampa abbiamo appreso che la multinazionale Gsk ha annunciato un piano di investimenti ed un programma di ‘evoluzione biennale’; che attraverso tale piano, entro il 2026 vi è la volontà di procedere con investimenti per un valore di 260 milioni di euro impattanti su infrastrutture, impianti produttivi, miglioramenti tecnologici e sostenibilità ambientale; che, sempre da notizie di stampa, emerge come la volontà di Gsk sia quella di accrescere ulteriormente la competitività dello stabilimento e confermare la propria ‘strategicità in un contesto di volatilità e incertezza che contraddistingue in questo momento l’industria farmaceutica ed il mercato dei vaccini’; che l’intento di proseguire negli investimenti sicuramente è segno di una inalterata e continua presenza operativa sul nostro territorio, della quale come Amministratori pubblici non possiamo che essere confidentemente fiduciosi; che nel 1904 Achille Sclavo fonda a Siena l’Istituto Vaccinogeno Sieroterapico Toscano per produrre il siero contro il carbonchio da lui scoperto, reminiscenza storica che segna il legame profondo di questa realtà con tale settore; che in base alle notizie relative al piano sopra citato, in parallelo agli investimenti vi sarebbe anche un piano di uscite volontarie incentivate che, nell’arco di due anni, riguarderà fino a 270 posizioni di dipendenti; che nello scorso Aprile il Consiglio comunale di Siena ha provveduto ad approvare, all’unanimità, la variante semplificata al Piano Operativo per Gsk, variante richiesta dalla stessa Gsk al fine di poter avere uno strumento funzionale all’attrazione di nuovi investimenti; che si ritiene la Gsk essere, attraverso le sue attività e attraverso tutta l’integralità dei dipendenti che vi lavorano e che vivono sul nostro territorio, uno tra i principali motori dell’economia del territorio; tutto ciò premesso, i consiglieri Lorenza Bondi e Marco Falorni interrogano il signor sindaco o l’assessore competente per materia al fine di chiedere se vi siano state interlocuzioni con la società Gsk così da avere un approfondimento circa l’annunciata revisione complessiva dei livelli occupazionali rientranti nel perimetro delle uscite volontarie”.