Nei prossimi giorni è fissato un incontro con il direttore generale Antonio D’Urso per discutere sul motivo che ha portato l’Asl Toscana Sud est a non non potenziare il servizio notturno infrasettimanale del periodo estivo, nella fascia oraria 20-24 con il secondo medico, mantenendolo, invece, nei giorni festivi e prefestivi . Ad annunciarlo è stata l’assessore alla sanità Francesca Appolloni mentre rispondeva alle interrogazioni, presentate dal gruppo Voltiamo Pagina e da Pietro Staderini di Sena Civitas e dalla consigliera Laura Sabatini sulla situazione della guardia medica estiva.
Carlo Marsiglietti, del gruppo Voltiamo Pagina, nello ricordare che dal 1 giugno al 15 ottobre il servizio di continuità assistenziale nei notturni feriali sarà affidato a un unico sanitario,ha evidenziato uno squilibrio rispetto alla copertura garantita per i territori di Arezzo e Grosseto e chiesto successivamente spiegazioni all’amministrazione comunale.
“Il flusso alberghiero è di oltre 1 milioni di persone, poi bisogna considerare gli studenti ed i 54 mila senesi – ha sottolineato Pietro Staderini -. quali iniziative sono in corso da parte dell’amministrazione e dell’assessorato di riferimento per il ripristino di due guardie mediche nell’area senese?”.
Nel rispondere l’assessore Appolloni ha spiegato che i medici titolari che operano nel servizio di continuità assistenziale su Siena sono 7, due soli dei quali fanno un solo turno al mese. “Non si tratta di un taglio ma di una riorganizzazione dei turni di lavoro – ha detto l’assessore Appolloni -. Il servizio garantisce l’assistenza medica di base per i problemi di salute che si verificano nelle ore notturne e nei giorni festivi e prefestivi al di fuori degli orari di attività del medici di medicina generale.
Riprendendo la nota stampa dell’Asl di qualche giorno fa, il membro della giunta ha poi ribadito che il modello organizzativo dell’Asl Sud Est è il solito adottato anche nelle estati precedenti spiegando che da parte dell’azienda sanitaria c’è la volontà di monitorare l’andamento del servizio e, se fosse necessario, garantire il ripristino dello status quo. ” Chiederò alla direzione della Asl cosa vogliono fare per sanare le diseguaglianza tra le tre province che la compongono- prosegue Appolloni – I numeri dei territori di Arezzo e Grosseto che vedono in turno tre medici nel servizio notturno sono legati alla presenza di Aft e case della salute che a Siena ancora non sono presenti”.
Marco Crimi
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