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Guardie giurate e addetti alla sicurezza, lunedì sciopero regionale

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Giornata di sciopero per guardie giurate e addetti alla sicurezza per la giornata di lunedì 29 dicembre. La mobilitazione serve ad ottenere un contratto integrativo regionale necessario, spiega una nota, “a superare le disparità di trattamento presenti a livello provinciale, aggiornando al contempo la parte economica e normativa ormai non più in linea con le reali esigenze. L’obiettivo è la sottoscrizione di un unico contratto regionale”.

A scriverlo sono le sigle di Filcams Cgil Toscana e Uiltucs Uil Toscana. Non prenderanno parte allo sciopero le guardie giurate operativi in ambito sanitario e aeroportuale. Per le guardie, si spiega ancora, “i contratti integrativi provinciali sono scaduti da decenni”, mentre per gli addetti “non sono mai esistiti. Proprio per questo motivo come Filcams Cgil e Uiltucs Toscana abbiamo proclamato questa quinta azione di sciopero”.

A marzo “a seguito di un incontro a livello regionale, è emersa l’indisponibilità delle associazioni datoriali ad avviare la trattativa, che ci hanno costretto a proclamare diverse azioni di sciopero – spiegano le sigle-. Ad oggi nulla è cambiato, sentiamo solo le solite pretestuose e immotivate scuse, e proprio per questo motivo come Filcams Cgil e Uiltucs Toscana abbiamo proclamato questa quinta azione di sciopero, stanchi di vedere nel 2025 lavoratrici e lavoratori che non percepiscono nemmeno un buono pasto facendo turni massacranti, e chiediamo con forza a tutte le aziende del settore di sedersi e firmare un accordo che preveda un buono pasto giornaliero del valore massimo esentasse per tutte le lavoratrici e lavoratori del settore. Resta inteso che il contratto integrativo non riguarda soltanto l’aspetto economico, ma anche l’organizzazione del lavoro e la salute e sicurezza, ambiti nei quali il settore presenta ancora gravi lacune. Sono le aziende di cui vedete tutti i loghi sulle divise delle persone che incrociate tutti i giorni, all’ingresso di edifici pubblici ma anche banche, Poste, che vedete passare in macchina durante i giri di controllo del patrimonio o sui furgoni portavalori”.