“Mi sono convinto che la pace” tra Israele e Palestina “non possa passare dalla strada del negoziato. Ci sono stati tanti precedenti, come Oslo e Camp David, ma poi non se ne è fatto nulla: gli insediamenti dei coloni israeliani aumentano così come continuano gli espropri delle terre ai palestinesi. Forse attraverso il riconoscimento della Palestina come stato da parte dei paesi del mondo metteremo una prima pietra per arrivare ad una soluzione”, così Salvatore Bimonte, docente dell’Università di Siena e promotore della mozione, approvata dal senato accademico d’ateneo, che chiede a Governo e Parlamento il riconoscimento dello stato di Palestina. “L’importanza del voto all’unanimità ha un valore forte, soprattutto da un punto di vista politico -continua -. A Gaza la situazione è sempre più dolorosa. Ogni volta che vediamo ciò che accade ci si commuove. Sono fatti inaccettabili. C’è una strage quotidiana, ci sono mutilati senza futuro. I bombardamenti hanno portato via le scuole, gli ospedali, gli asili. Quella che è venuta meno è la speranza”. Ed ancora: “Credo che anche gli atenei toscani debbano muoversi anche per l’importanza avuta dalla Regione nella Liberazione”.