Un provvedimento del ministero delle Imprese e del Made in Italy pone fine alla ventennale “guerra delle antenne”, una controversia iniziata nel 2006 quando il Comune decise di eliminare antenne e parabole dai tetti degli edifici del centro storico, veicolando il segnale attraverso la fibra ottica.
Palazzo Piacentini, in una relazione inviata all’amministrazione, conferma la legittimità dell’operato di palazzo pubblico, che ha realizzato e messo in esercizio un sistema in grado di captare il segnale radio-televisivo via etere (mediante un’antenna centralizzata) e di canalizzarlo nella rete in fibra ottica di Telecom Italia, tramite la quale raggiunge le utenze private.
Il documento ministeriale era stato inviato in ottemperanza alla sentenza del Consiglio di Stato numero 5904 del 2021. A Roma, si spiega, si è tenuto “conto del profilo di tutela culturale e paesaggistica perseguito dal comune di Siena, a seguito della eliminazione volontaria delle singole antenne presenti nel centro storico della città, Patrimonio dell’umanità Unesco dal 1995. Questo intervento ha permesso di preservare e valorizzare il patrimonio paesaggistico della città, eliminando le numerose antenne che deturpavano i tetti delle abitazioni”.
Con questa conferma ufficiale, il Comune “considera definitivamente conclusa e vinta la “guerra delle antenne”, sia sotto il profilo risarcitorio – a seguito di specifica domanda avanzata da diverse emittenti televisive e definita favorevolmente per l’ente con la sentenza della Corte d’Appello di Firenze numero 2122 del 2023 – sia sotto il profilo amministrativo, essendo stato chiarito che l’amministrazione comunale non necessita di autorizzazioni. Un risultato importante che permette alla città di proiettarsi verso un futuro di connettività avanzata e di tutela del proprio patrimonio storico e paesaggistico”, si spiega ancora.