“Per essere credibili dobbiamo essere uniti. Mi farò carico, insieme a voi, di ricostruire l’unità del Partito democratico, puntando al suo rinnovamento, alla sua apertura e alla valorizzazione di tutti i punti di vista. Io sarò il segretario di tutto il Pd, non di una parte, non di una corrente”. E’ stato questo uno dei passaggi più “caldi” della relazione di Niccolò Guicciardini, eletto ieri, mercoledì 27 giugno segretario del Partito democratico senese da il 96,38% dei voti dell’assemblea.
Un Pd plurale e libero. “Il Partito democratico – ha detto Guicciardini – è una forza plurale, libera, nella quale per entrare non serve una presentazione o una raccomandazione, né avere un pedigree. Un partito dove uno come me, che non ha nessuno in famiglia che fa politica e che è arrivato ad iscriversi a venti anni senza conoscere nessuno, può candidarsi alla segretaria provinciale. E’ il partito dove chi condivide insieme a noi idee e valori può entrare e può sentirsi come a casa, dando il suo contributo. Un partito, dove chi pensa di entrarvi per arricchirsi anche solo di un centesimo allora può starne fuori. Un partito che non guarda di chi sei amico, ma a quello che fai, che hai fatto e che vuoi fare”.
Un partito autonomo per poter affrontare grandi sfide “La nostra forza – ha continuato Guicciardini – non ha un nome e un cognome, ma sta nei nostri iscritti, sostenitori, nei volontari. Servono progetti e non solisti per questo partito, per questo la mia candidatura la leggo come un mettermi al servizio di tutti voi. Il Pd dovrà essere un partito ‘fresco’, capace di avanzare proposte concrete e di saperle comunicare in modo chiaro ed efficace. Dovrà essere un partito autonomo, in grado di prendersi le proprie responsabilità senza vincoli. Personalmente sarò sempre disponibile al confronto con tutti, con le associazioni, i sindacati, con ogni singola persona, ma custodendo, sempre, con gelosia, la mia e la nostra autonomia. E l’autonomia si costruisce solo con la capacità di avere un partito forte, che faccia proposte e sappia metterle in pratica, a maggior ragione in una fase di crisi straordinaria come questa”.
Il coraggio di scommettere contro la paura di sbagliare “Sono consapevole – ha detto Guicciardini – della complessità dei temi che dovremo affrontare, ma sono certo che dobbiamo far vincere il coraggio sulla paura di sbagliare. Preferisco fare un errore di percorso piuttosto che stare fermo per paura di cadere in fallo. Il Pd ha il dovere di dare delle risposte. Dobbiamo essere responsabili verso noi stessi e, in particolare, verso le giovani generazioni, che scontano sulla propria pelle gli errori di una parte della politica e della classe dirigente di questo paese negli ultimi trent’anni. Io non sono un rottamatore e non penso che la questione generazionale si risolve assecondando i percorsi individuali di qualcuno. Mi sento però, insieme ad una generazione intera, un rottamatore determinato di un certo modo di fare politica che o cambia o va combattuto. Il rinnovamento si fa così: con la forza delle idee e cambiando il modo di far politica”.
Una riflessione sul Pd partendo dalla crisi politica nel Comune di Siena “La democrazia interna di un partito – ha sottolineato Guicciardini – si pratica quando le regole sono uguali e chiare per tutti. La vicenda di Siena ci ha consegnato, tra le tante, una riflessione sul nostro essere partito. Sulle questioni è bene discutere, dividersi se necessario, battersi per far valere le proprie posizioni. Le armi a disposizione sono molte: la discussione negli organismi, nell’esecutivo, nel gruppo consiliare e tra gli iscritti. Ma c’è un’arma che non può essere disponibile: quella di far cadere un’Amministrazione ed un sindaco che, grazie all’impegno di tanti e alla fiducia dei cittadini, abbiamo eletto. Nel Pd questa opzione non è disponibile, perché abbiamo il dovere di essere una forza affidabile, stabile e che ha cultura di Governo. Le regole servono, invece, a tutelare ciascun iscritto a questo partito e non un singolo . Nel partito siamo tutti uguali e, se qualcuno si sente al di sopra degli altri o ritiene di poter appiccicare etichette a piacimento, si sbaglia di grosso”.
Tre passi nel futuro Si è conclusa con tre “auspici” per il futuro la relazione di Niccolò Guicciardini “Il primo – ha detto il neosegretario democratico – è quello di riuscire ad interpretare al meglio la grande responsabilità storica che abbiamo. Il Pd, infatti, ha il compito di rappresentare una parte di questo Paese e la missione di difendere e rilanciare la nostra democrazia. Le situazioni di crisi strutturale possono generare ‘mostri’ e noi, che siamo uno straordinario baluardo democratico, dobbiamo vivere questa fase con un ‘supplemento di responsabilità’. Il secondo auspicio è quello di trovare, insieme e al più presto, ulteriori formule di coinvolgimento dei nostri iscritti, ma anche di tutti coloro che simpatizzano o che vogliono avvicinarsi al Pd. Il terzo è che tutti i democratici senesi partecipino sempre più attivamente alla vita del Partito mettendoci le idee e la faccia. Solo così possiamo ricostruire. Solo così possiamo dare una risposta alla vecchia politica”.