
The role of networks and social capital in determining patterns of inequality and economic mobility: è il titolo della lezione che lo studioso di fama internazionale e docente di economia alla Stanford university Matthew Jackson terrà nell’aula Romani della sede di San Francesco dell’Università di Siena il prossimo venerdì 16 maggio alle 11.
L’incontro con professore, figura di spicco nell’ambito delle reti economiche e sociali, sarà aperto dai saluti del rettore Roberto Di Pietra e del professor Filippo Belloc, direttore del dipartimento di Economia politica e statistica dell’ateneo. A coordinarla il professor Nicola Dimitri. Seguirà l’introduzione del professor Paolo Pin, e quindi la lezione.
L’iniziativa è organizzata nell’ambito dell’ottava “Hahn lecture”, iniziativa in memoria del professor Frank Hahn (Birmingham, London school of economics, Cambridge, Siena), docente all’Università di Siena dal 1990 al 1996, studioso di fama mondiale della teoria dell’equilibrio economico generale e del ruolo della moneta nell’economia.
L’appuntamento è organizzato dal dipartimento di Economia politica e statistica dell’ateneo senese ed ha il supporto di Chianti Banca.
Il professor Matthew Jackson è senior fellow allo Stanford institute for economic policy research. Ha conseguito il dottorato in Economia alla Stanford University e ha ricoperto incarichi accademici in istituzioni prestigiose, tra cui il California institute of technology.
“I suoi studi – ricorda l’Università in una nota- si concentrano sulle interazioni strategiche in contesti sociali ed economici, con particolare attenzione alla formazione e all’impatto delle reti sociali ed economiche sulla diffusione delle informazioni, l’accesso alle opportunità economiche e le dinamiche di potere nei mercati. Il suo libro Social and Economic Networks è considerato un riferimento fondamentale nel campo della teoria dei network”.
Jackson è membro della National academy of sciences e della american academy of arts and sciences, e ha ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo lavoro, tra cui il John Von Neumann award per i suoi contributi alla teoria dei giochi e alle scienze sociali. “Ha inoltre collaborato con numerosi enti di ricerca e policy-making, fornendo approfondimenti sull’importanza delle reti nelle dinamiche economiche e sociali”, ricordano ancora dall’ateneo.