Anche a Siena l’emergenza sanitaria ferma Halloween. Al momento – a differenza di altre città e regioni italiane – non sono uscite ordinanze che vietano espressamente i festeggiamenti, ma nessuno vuole andare a fare “dolcetto e scherzetto” e la notte degli orrori verrà celebrata in modo diverso dal solito.
Tra i giovani c’è l’amara consapevolezza di non potersi godere la serata come in passato, “dalle 18 è tutto chiuso, non si festeggerà nulla perché non ci si sono locali dove divertirsi o andare a ballare”, ci spiega Sanchez Gustavo. “E’ un evento dove i ragazzi potevano un po’ sfogarsi, ma con le chiusure anticipate non ci sono svaghi in giro per Siena e non si possono fare festine in casa”, dice Erica Lucianetti che aggiunge “alla fine per me sarà un giorno come un altro”.
Halloween in famiglia per i più piccoli che non potranno uscire travestiti da mostri. “Sono stati venduti soprattutto piccoli gadget, festoni, zucche giocattolo ed oggetti per truccarsi”, sottolinea Sabrina Marchetti del Toys center. “Chiaramente i vestiti vengono chiesti meno perché non ci sarà dolcetto o scherzetto – afferma-. Rispetto agli anni passati la festa viene vissuta un po’ più sottotono”. Tra i genitori c’è pure chi cerca di recuperare quella socialità che per i bambini è stata privata dal virus, “la realtà è che adesso le cose vengono comparate con l’incubo del lockdown. In tanti comprano giochi da tavola per la paura di rimanere chiusi in casa – commenta Alessandro Recchia, di Jo e Co-. Non penso ci saranno comunque le stesse vendite del 2019”.
Ma questa festa mutuata dai paesi anglosassoni è anche quella che riempie gli scaffali dei fruttivendoli di zucche arancioni, “sta andando bene, le persone le comprano: i bambini stanno a casa, i genitori gli portano la zucca e loro la decorano – fa sapere Aldo Parasiliti”, diversa la risposta di Alessandro Burrini, “quest’anno non ne abbiamo venduto molte, è un anno sfortunato”.
Marco Crimi
Emanuele Giorgi