Non si placano le reazioni nate in seguito ai tweet scritti dal professore Emanuele Castrucci, ordinario di filosofia di diritto all’università di Siena. Su Twitter infatti arrivano anche i commenti di molti politici nazionali tra cui il ministro dell’istruzione Lorenzo Fioramonti. “Questa mattina ho sentito il rettore Francesco Frati – scrive Fioramonti – che mi ha subito comunicato la sua intenzione di prendere provvedimenti. Bene. Su queste cose non si scherza. Mai”.
Sdegno e indignazione arrivano sopratutto dai gruppi della sinistra parlamentare e dalle forze di governo. Nelle ore passate è intervenuto anche il segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti. ” Quello che è successo a Siena è gravissimo . Il negazionismo e il fascismo non devono trovare e non troveranno mai cittadinanza nelle scuole e nelle università italiane. Teniamo alta la guardia”.
Sempre dal Pd arrivano anche le parole del viceministro dell’interno Matteo Mauri. “Le dichiarazioni del docente dell’Università di Siena indignano – spiega in un tweet-. Non si può transigere su certi comportamenti. In passato nessuno si sarebbe sentito legittimato a fare certe affermazioni. Si sono sdoganati tabù che sembravano immodificabili. Per questo serve tenere alta la guardia”.
“Questo tizio fa il professore di filosofia del diritto all’università di Siena e pubblica robaccia nazista intollerabile.C’è poco da dire, se non che non dovrebbe poter insegnare nelle Università Italiane”. Questo invece il parere di Nicola Fratoianni, Sinistra italiana
Anche il Partito democratico locale e nazionale interviene con delle note sul caso del professore pro Hitler. Da Siena arriva il comunicato congiunto di Massimo Roncucci e Andrea Valenti. “L’ Università di Siena, una delle più alte eccellenze nazionali in campo accademico, non può permettere che posizioni di gravità inaudita infanghino il nome dell’ Ateneo e della Costituzione della Repubblica Italiana – scrivono-, nata dalla lotta al nazifascismo che qualcuno, oggi, sembra disconoscere. Il Partito Democratico auspica che vengano al più presto presi provvedimenti rigorosi, compreso l’allontanamento, per censurare questi comportamenti e per tutelare il nome dell’ Università di Siena, dei suoi studenti, della città, della provincia, della sua popolazione composta da persone democratiche e rispettose della Costituzione”.
“Chi ha il potere di prendere provvedimenti lo faccia quanto prima –dice Simone Bezzini, consigliere Pd eletto in provincia di Siena – L’apologia di fascismo è un reato e non è tollerabile che si promuovano messaggi che oltraggiano le fondamenta della nostra Costituzione e che rimuovono l’orrore del nazismo. E’ importante che i comportamenti del docente dell’Università di Siena, che ha pubblicato sui social contenuti revisionisti a favore di Hitler, vengano adeguatamente condannati. È bene che chi ha il potere di prendere provvedimenti lo faccia al più presto. La nostra è una Repubblica nata dalla Resistenza al nazifascismo- prosegue Bezzini– , ed è bene fare memoria della nostra storia”.
“Anche il Consiglio regionale – aggiunge Gianni Anselmi consigliere Pd e presidente della commissione Cultura e Istruzione- dovrà assumere una posizione netta e intransigente: un docente con posizioni negazioniste e filonaziste non può assolutamente insegnare in una facoltà universitaria e in nessun altro luogo. E’ necessario condannare con forza questi rigurgiti che, se provengono da persone che avrebbero il compito di educare le nuove generazioni sono ancor più pericolosi ed esecrabili. Auspichiamo che da tutte le forze politiche toscane provenga la stessa inequivocabile condanna e che l’Ateneo di Siena prenda velocemente le opportune decisioni disciplinari”.
Anche l’Arci, l’Anpi e la Cgil di Siena hanno manifestato il proprio sdegno in una nota stampa Ci risiamo, adesso basta. “Non sappiamo cosa serva ancora alla nostra società per rimettere in moto gli anticorpi democratici che da troppo tempo ed in troppi segmenti del nostro Paese sono stati rinchiusi in un cassetto.[…]Non è più tollerabile voltarsi dall’altra parte, fare gli indifferenti, la società tutta deve reagire ed è giunta l’ora che la politica e la Magistratura provvedano a fermare quest’onda nera nel rispetto dei dettami antifascisti della nostra Costituzione”.
Arriva anche una chiara presa di posizione da parte di Fratelli d’Italia, con una nota stampa a firma di Maria Concetta Raponi, Lorenzo Loré, Orazio Peluso, Pier Paolo Poggioni:
“I Consiglieri Comunali di Forza Italia Maria Concetta Raponi, Lorenzo Loré ed Orazio Peluso, unitamente al Coordinatore Comunale Pier Paolo Poggioni e a tutto il Coordinamento, esprimono tutta la loro indignazione ed il loro sdegno per quanto affermato dal Professor Emanuele Castrucci, docente di filosofia del diritto e filosofia politica dell’Università di Siena, sul proprio account Twitter con frasi inneggianti ad Hitler. Condanniamo con fermezza tutto quanto affermato dal Professore, persona che ha – è bene sottolinearlo – come compito quello di educare e formare i giovani. Ci indigna che ancora oggi, nonostante la memoria della Shoah sia sempre vivida, qualcuno si permetta di esaltare il nazismo che ha causato la morte di milioni di Ebrei ed una guerra feroce che ha provocato vittime in tutta Europa. Affermazioni di questo tipo debbono essere sanzionate duramente e condannate all’unanimità. Un plauso al Rettore Francesco Frati che ha deciso di prendere provvedimenti”.