Quando il cavallo rappresenta la rinascita: questo è il potere dell’ippoterapia con i bambini che si trovano a dover affrontare problemi di natura psicofisica e che l’Associazione La Conchiglia, assieme all’Epona Riding Club di Montalbuccio ha voluto promuovere, nel ricordo della piccola Mia Cenni. Proprio da un’intuizione dei genitori della bambina, scomparsa quattro anni fa, è nato il progetto IppoteraMia, che partirà il 17 novembre, dedicato proprio ai più piccoli.
“L’ippoterapia è un percorso assistito dedicato ai bambini – commentano Federica Funaro e Nicola Cenni, genitori di Mia -, con lo scopo di mettere loro in contatto con il cavallo. Mia aveva dei problemi di iperattività e amava questi animali e quando passava il tempo a cavallo era rilassata ed anche noi percepivamo un aria migliore. Si tratta di una vera e propria terapia, ma il contesto in cui si trovano i bambini toglie proprio quella pesantezza di una normale terapia. Questo è il grande potere dell’ippoterapia e siamo molto contenti che l’Epona Riding Club possa ospitare questi ragazzi”.

Il progetto IppoteraMia è stato reso possibile grazie alle numerose donazioni ricevute, a seguito del concerto dedicato a Mia Cenni il 14 febbraio 2023.
“Ringraziamo immensamente l’Associazione La Conchiglia per il sostegno ed ora siamo pronti a partire – proseguono i genitori -. Partiremo il 17 novembre e andremo avanti fino a gennaio. Successivamente, programmeremo altri corsi che dureranno per tutto l’anno e dedicato non solo ai bambini, ma anche agli adolescenti ed il tutto è gratuito”.

Quando la piccola Mia iniziò a manifestare i primi problemi, anche la famiglia rimase spaesata e l’approccio non fu per nulla semplice: dunque, l’obiettivo di Federica e Nicola è anche quello di comunicare a più famiglie possibile l’esistenza di questo tipo di attività e dei benefici che può portare.

“Per noi fu un fulmine a ciel sereno – spiegano i genitori di Mia -, ma inizialmente sottovalutammo un po’ la cosa, proprio perché non conoscevamo i sintomi e le soluzioni al problema. Poter comunicare ai genitori questa cosa può essere un grande aiuto, di modo che possano approcciare al meglio la situazione”.