È stata una vera e propria festa dello sport quella che è andata in scena al PalaOrlandi sabato scorso. Tra le mura del palazzetto di Montarioso, infatti, si è tenuto “Tutti in Campo – Quando lo sport diventa inclusione”, un evento in cui la squadra di baskin del Costone si è potuta confrontare coi carabinieri di Siena.
Nel pomeriggio di sabato si sono affrontate due squadre miste, i gialli e i verdi. Nel corso della partita, che ha visto i militari alla loro prima esperienza con questo sport, ci sono stati tanti sorrisi, tanti applausi, tanti canestri e soprattutto tanto entusiasmo. Al termine della sfida ad avere la meglio sono stati i gialli, superando sul filo di lana gli avversari per 33-32. Dopodiché, la partita di calcetto ha visto la squadra verde imporsi per 6-2. A chiudere una serata di sport c’è stata la cena nell’atrio del palazzetto.
“L’idea è nata qualche mese fa con l’arcivescovo Lojudice ed il capitano Dilio, da lì abbiamo deciso di fare questa cosa insieme”, così il vicepresidente del Costone, Roberto Rosa, che ha organizzato ed era presente all’evento. “Quella di oggi è stata una bellissima giornata – aggiunge – ed è stato emozionante vedere i carabinieri mettersi in gioco in modo anche simpatico”.
Non è voluto mancare all’evento neanche il cardinale Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena, Colle Val d’Elsa e Montalcino. “Il baskin è un valore in sé – ha detto il cardinale –, perché permette a tanti ragazzi diversamente abili di incontrarsi, di giocare e di vivere la loro competizione. La cosa che mi ha colpito, quando mi è stato spiegato come funzionava, è che per ciascuno è stata trovata la via migliore, la condizione che permette di dare il massimo di sé”. Sulla possibilità di vedere qualche sacerdote in campo in un’edizione futura, Lojudice sorridendo dice: “Perché no? Lo proporrò, anche perché non so se sia mai stato fatto qualcosa di simile”.
Anche il capitano Dilio ha parlato al termine della giornata: “È stata una giornata all’insegna dello sport e del divertimento, esattamente quello che ci aspettavamo”. “Ciò che salta subito agli occhi – prosegue il capitano dei carabinieri – è che il baskin non è solo un passatempo per questi ragazzi. Noi non conoscevamo questo sport prima di oggi, ma abbiamo subito capito l’importanza di un’attività che insegna valori fondamentali quali il rispetto verso le persone e per le regole”.
Tanto entusiasmo nelle fila dei costoniani. Simone Marradi, allenatore insieme a Filippo Pintaldi della squadra di baskin, ha raccontato: “Abbiamo potuto trascorrere un pomeriggio diverso dal solito. Dividere un’esperienza simile coi carabinieri è davvero bello”. “Per i ragazzi – conclude Marradi – è stato un pomeriggio di sport e in ogni caso, per loro, l’importante è giocare”.