I Fedelissimi inaugurano la nuova sede. Mulinacci: “Dopo 52 anni siamo a un nuovo punto di partenza”

“Oggi festeggiamo un nuovo punto di partenza”. Così Lorenzo Mulinacci, presidente del Siena Club Fedelissimi, storica istituzione del tifo bianconero senese. I Fedelissimi, infatti, festeggiano oggi l’inaugurazione della nuova sede in viale Europa 21.

“Dopo oltre un ventennio – prosegue Mulinacci – lasciamo la vecchia sede, forse ci allontaniamo un po’ dal centro storico, ma ne guadagniamo in tanti aspetti, dal parcheggio fino al rumore. Posso dire che dopo tutto questo tempo, la nostra vecchia sede aveva fatto il suo corso”. “Al termine di 52 anni di attività – aggiunge – qualcuno potrebbe pensare che è arrivato il momento di andare in pensione, invece noi abbiamo lo spirito per ripartire da zero o quasi. Tutto ciò è stato possibile grazie alla grande partecipazione dei soci che ci hanno offerto il loro aiuto e questo ci lascia ben sperare anche per il futuro”.

I Fedelissimi in più di mezzo secolo di vita hanno attraversato più generazioni, diventando un vero e proprio punto di riferimento per il tifo organizzato di fede bianconera. “Chiaramente nel corso degli anni – dice Mulinacci – c’è stato un passaggio di testimone da generazione a generazione, e questo lo posso testimoniare io che sono un socio fondatore. La nuova sede servirà anche a questo, ad offrire un posto dove parlare del Siena e guardare insieme le partite in trasferta (con chi non seguirà la squadra) a chiunque condivida con noi la passione per la Robur e magari abbracciare qualche tifoso più giovane”.

Infine, il presidente del Siena Club Fedelissimi esprime un suo giudizio sulla attuale situazione del Siena: “In città ci sono stati tanti chiacchiericci ultimamente, ma stando alla lettera che il presidente ha diffuso ieri, dobbiamo dare per scontato che tutte le scadenze siano state saldate regolarmente. Cosa che peraltro avviene in qualsiasi tipo di azienda”. “Secondo me – conclude – ci vorrebbe maggiore trasparenza, una comunicazione migliore tra società e tifosi. Lo sappiamo che la squadra è del presidente Montanari e che è lui che decide, tuttavia, una squadra di calcio non è una semplice azienda ma un vero e proprio patrimonio per il nostro territorio e per la nostra realtà cittadina”.

Emanuele Giorgi