Di fronte al futuro di Estra non possono esserci differenze di colore politico ma l’intero territorio deve farsi baluardo della tutela dei lavoratori e del mantenimento dei servizi.
Il monito lo lancia David Bussagli che ha risposto così anche alle critiche ricevute dagli esponenti di Fdi Gianfranco Maccarone ed Enrico Tucci. Sulla Multiutility il sindaco di Poggibonsi e presidente della provincia ha rimarcato la compattezza dei primi cittadini della Toscana del Sud, compattezza espressa anche nel comitato strategico di Intesa qualche giorno fa.
Per Bussagli alcune perplessità comunque restano: si sa ancora troppo poco sia sul piano industriale che sull’allocazione degli investimenti futuri. “Il mio giudizio è sospeso, non ci sono ancora informazioni rilevanti”, dice Bussagli.
L’altro fronte caldo per il sindaco di Poggibonsi è quello del Ponte di Bellavista: il ripristino della struttura era passato sia in conferenza dei servizi che dal processo di validazione.
Ma ancora non c’era l’incognita dell’entrata in vigore del codice degli appalti. “Gli elaborati che avevamo predisposto – spiega – erano stati preparati sulla linea della normativa precedente. Ora dobbiamo aggiornarli. Purtroppo questo accade spesso in Italia: si sta parlando di semplificazione ma la nuova legge sta di fatto bloccando l’iter amministrativo”.
Per rafforzare la sua tesi Bussagli cita alcuni dati dell’Anac molto eloquenti: da giugno a luglio il valore dei bandi delle stazioni appaltanti è sceso da 21 a 3 miliardi di euro.
Per il ponte di Bellavista comunque basterà attendere qualche settimana e la procedura di gara sarà varata a breve. “I soldi ci sono tutti e sono iscritti a bilancio. C’è anche un progetto. Si tratta di collimare gli atti con le regole del nuovo codice”, conclude Bussagli.
Mar. Cri.