Il Gruppo Giovani di Confindustria Siena ha visitato la geotermia di Enel Green Power, a Larderello. I giovani industriali senesi, guidati dal Presidente Paolo Chiantini, sono stati accolti dal Responsabile Esercizio Impianti di Enel Green Power, Roberto Parri, che li ha condotti alla scoperta della produzione di energia elettrica proveniente dal calore della terra.
Il tour è iniziato dalle radici di questa storia energetica toscana, con la visita guidata al Museo della Geotermia, per poi trasferirsi nella sala plastici, alla Centrale di Valle Secolo e al soffione dimostrativo. Molto interessanti, oltre agli aspetti energetici che vedono Enel Green Power soddisfare il 26% del fabbisogno energetico regionale grazie alla produzione di energia rinnovabile con i 33 impianti geotermici della Toscana, anche tutti gli usi plurimi, dal teleriscaldamento alle serre, dai caseifici alle terme e al turismo geotermico fino all’indotto industriale che si sviluppa intorno alla geotermia.
Il Gruppo dei Giovani Industriali si è dichiarato estremamente soddisfatto ed ha proposto numerose idee per implementare ancora di più la crescita industriale, energetica e anche turistica dei territori geotermici in un contesto in cui Enel Green Power, Istituzioni e soggetti industriali collaborano per lo sviluppo complessivo delle comunità locali.
“Siamo rimasti davvero favorevolmente colpiti – ha detto il Presidente dei Giovani Industriali, Palo Chiantini – la geotermia costituisce un universo pieno di opportunità. Ringraziamo per questa visita Enel Green Power che opera con grande competenza e con un livello di innovazione tecnologica e industriale che la rende leader nel mondo. Ci auguriamo che questa visita sia la prima tappa di un percorso comune che ci veda operare per un ulteriore sviluppo energetico, ma anche e soprattutto turistico e culturale, di questi bellissimi territori nel cuore della Toscana”.
I Giovani Industriali di Siena hanno posato per la foto di rito sulla scala del Museo, dove nel 1954 era stato fotograto Enrico Fermi e dove nel 1918 fu ritratta anche Madame Curie.