I giudici federali bloccano i dazi di Trump. Sarà un fuoco di paglia?

La notizia è rimbalzata velocemente da una parte all’altra del globo: i giudici federali della Corte del commercio internazionale (Court of international trade), con sede a New York, hanno bloccato gran parte dei dazi di Trump, tra cui anche quelli sul vino. Secondo la Corte, il Presidente non avrebbe la completa titolarità per imporre unilateralmente i dazi ad ogni paese, basandosi sullo Ieepa (l’International economic power act), una legge del 1977. Lo Ieepa conferirebbe al Presidente la facoltà di imporre dazi in caso di emergenza nazionale.

La Corte, con giudizio unanime, ha invalidato gli ordini esecutivi, che impongono i dazi annunciati il 2 aprile scorso nel cosiddetto “Liberation day”. Ciò, oltre ad accendere le polemiche in seno alla Casa Bianca, non fa altro che creare incertezza sui mercati. Dietro questa battaglia, cui Trump annuncia di dar seguito in sede appello alla Corte Suprema, si nasconde un piccolo imprenditore, Victor Owen Schwarz, fondatore di Vos Selections con sede a New York, una ditta di importazione di vini, distillati e sakè da 14 paesi. Victor, preoccupandosi degli effetti che tali dazi avrebbero portato alla sua piccola azienda, con un significativo aumento dei prezzi al consumatore, dato che le piccole o medie imprese non dispongono di liquidità tali da assorbirne gli effetti, si è attivato per porre un ricorso. Condividendo le sue preoccupazioni anche con gli avvocati del Liberty Justice Center, un’organizzazione garantista e libertaria, gli è stato proposto di fare causa come primo querelante, in un’azione di massa, cui hanno aderito anche altri piccoli imprenditori.

Una vittoria inaspettata che ha riacceso le polemiche tra Trump e il dominio della magistratura, ma anche il balzo delle borse e l’incertezza sui commerci. In attesa di vedere che evoluzioni avrà la vicenda, auguriamoci che i nostri produttori possano continuare ancora ad esportare i loro prodotti senza la scure dei dazi… almeno finché dura.

Stefania Tacconi