Addomesticato al tempo degli Inca, il lama vive sull’altopiano delle Ande in un’area che va dal Perú al nord dell’Argentina. Le praterie montane fino ai 6000 metri sono il suo habitat naturale, ma la specie non esiste più allo stato selvatico. L’uomo lo alleva per la lana pregiata, lo impiega come animale da trasporto, o addirittura lo mette di guardia ad altri animali domestici, sfruttando la sua capacità di difendersi dai predatori mordendo, scalciando e – caratteristica diventata proverbiale – sputando. Alberto Angela lo spiegherebbe così, probabilmente ma la natura è fantastica e riesce ad adattarsi anche dove non si pensa: nella cosiddetta ‘montagna di Siena’, il Monteluco, poco più di 800 metri di altezza che regalano di sicuro aria buona, fresco, bosco bellissimo che domina il Chianti ma che comunque rimane a oltre 5mila metri in meno rispetto agli altipiani delle Ande, un gruppo di lama ha invece ritrovato il proprio habitat naturale.
Provenienti dallo zoo di Cavriglia (comune di Arezzo ma al confine con Gaiole in Chianti), i lama non hanno avuto la sorte di altri animali della struttura, trasferiti in altri zoo in altre parti del mondo. Abituati ormai al nostro clima e anche alla presenza delle persone, sono stati lasciati andare nel bosco e da oltre un anno hanno trovato casa sul Monteluco: cinque esemplari adulti – in molti pensavano che presto si sarebbero estinti – che in terra di Siena ci stanno così bene da aver messo al mondo due cuccioli.
Gli animali passeggiano indisturbati dal bosco fino ad arrivare davanti all’unico bar presente nella zona, luogo di relax per tantissime persone che qui si trovano per passare giornate immersi nel verde, e dove tutti li conoscono. E’ estremamente facile incontrarli anche lungo la strada che porta a Gaiole e la loro presenza non è sempre gradita. In molti infatti si lamentano del fatto che i lama mangiano non solo erba ma anche colture della zona. Gli animali sono già stati segnalati più volte a qualsiasi autorità ma come spesso accade in Italia c’è un continuo scaricabarile. Poco importa anzi, forse è meglio così: gli animali ormai fanno parte a tutti gli effetti della fauna locale e l’aver messo al mondo due cuccioli dimostra che ormai hanno deciso di stabilirsi qui.
Katiuscia Vaselli