Per far lanciare un monito al sindaco di Siena è bastata la diffidenza, se non la maleducazione, con cui una parte della città ha accolto la troupe di Bollywood qualche settimana fa.
“Viene considerata invasione quella che è una presenza che intende conoscere la nostra città. E che forse la apprezza, sennò se ne starebbe a casa sua – le sue parole -. Queste persone portano un indotto. Non possiamo più fare con le nostre forze”. Nella testa di Nicoletta Fabio è scattata automatica una domanda, che poi ha rivolto a tutti i senesi. “Siamo autosufficienti? Vogliamo continuare ad essere autoreferenziali. Io questo credo che non paghi”, ha aggiunto.
Il primo cittadino quindi ha parlato del passo indietro sul sistema delle navette per i turisti, rivendicando la decisione della giunta. “Credo sia stata una scelta di umiltà. Abbiamo poi constatato che non stava funzionando. Qualcuno ci poteva dire ‘ve ne potevate accorgere prima. Altri ci chiedevano di resistere. A me non mi interessa. Abbiamo preso atto che il sistema sperimentale non funzionava, ci siamo fermati. Ora ripartiremo facendo tesoro di due mesi di dati raccolti”, ha aggiunto.
Di qui un’altra considerazione su una Siena che non può farsi spaventare dalle novità. “Il ‘s’è sempre fatto così’ non funziona più. Il mondo ha dei ritmi che per Siena sono accelerati e vertiginosi. E io da rettore del Magistrato delle Contrade esaltai i ritmi lenti di questa città. Lenti va bene ma bisogna essere anche riflessivi e prendere atto delle cose nuove”
Infine le novità in arrivo dal Santa Maria della Scala: “Era un luogo di cura, di benessere e salute. Siena è fragile da un punto di vista sismico. La mia idea è che nel complesso museale si possa creare un vero centro di raccolta dati sulla fragilità sismica, non solo di questo territorio. Intendiamo portare qui esperti”, ha concluso.
KV