“I comportamenti dei singoli e della collettività sono fondamentali per tenere sotto controllo i nuovi focolai”. Così Roberto Monaco presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Siena sulle nuove chiusure che il comune di Chianciano Terme ha dovuto adottare sulla base della situazione sanitaria dovuta ai numeri di contagi da covid-19.
Il rientro dalle vacanze di agosto, dall’estero e la riapertura della scuola, possono essere le cause dei focolai che si riaccendono un po’ in tutto il paese.
“Non ci dobbiamo stancare come medici di ripetere che tenere le distanze è l’unico modo per tenere a bada il virus in questo momento, ecco perché il comune termale ha disposto la chiusura per qualche giorno di alcune classi, delle attività sportive e del parco giochi”.
Passando ad un altro argomento poco prima che i cittadini fossero chiamati al rinnovo del governatore, la regione Toscana ha istituito una nuova figura: l’infermiere di famiglia. Cosa ne pensa l’ordine dei medici?
“Le innovazioni devono essere sempre considerate per quello che sono. Opportunità che devono però essere governate dal buon senso. Creare una nuova figura che possa mettere confusione nei cittadini può essere un errore e spero che non succeda. Siamo abituati a fare riferimento al medico di famiglia che è una vera istituzione perché conosce non solo i problemi del suo paziente ma anche quelli della sua famiglia. Sa parlare con loro e se ne fa carico. Il medico di famiglia e il pediatra di libera scelta sono le figure di riferimento territoriali insostituibili per ogni cittadino e paziente”.
Le novità però rappresentano anche la crescita di un settore come quello della sanità pubblica.
“Siamo nel 2020 e credo che intorno al malato ci debbano essere più figure professionali che lavorano insieme, è chiaro che il ruolo del medico deve essere centrale. Non possiamo pensare ad un medico che debba sentire mille professionisti prima di prendere una decisione. Il medico in quanto tale quando prende in carico un cittadino fa diagnosi, prevenzione e prescrive le terapie. Tutto questo per codice deontologico, per legge e per contratto. Tutte le altre figure professionali sono importanti se lavorano insieme al medico”.