I prodotti toscani volano sui mercati esteri

I prodotti dell’agroalimentare toscano volano sui mercati esteri. È quanto riporta Coldiretti Toscana, sulla base dei dati Istat relativi alle esportazioni nei primi sei mesi dell’anno. Nel primo semestre il valore delle esportazioni di vino, olio, carne, formaggio, frutta, ortaggi, pesce e piante è cresciuto del 19% superando i 2 miliardi di euro. Tra tutti i prodotti, il più richiesto è l’olio e suoi prodotti derivati che le imprese toscane hanno esportato per un valore di 779 milioni di euro di valore, con un balzo del +62%. L’olio supera anche il vino che si ferma ad un +3,5% di esportazioni per un valore di 553 milioni di euro. I principali clienti dell’enogastronomia toscana si trovano nei Paesi europei, che importato dalla Toscana la metà dell’intero valore di esportazioni nel mondo, segnando un +9% rispetto all’anno precedente. La Germania è in prima posizione con 291 milioni di euro (+17%) seguito dalla Francia con 223 milioni di euro (+7%). Oltreoceano invece sono gli Stati Uniti il primo mercato, che in questi primi sei mesi dell’anno hanno registrato addirittura un +42% per un valore complessivo di 579 milioni di euro spinto soprattutto dall’olio (+47%) e dal vino (+16%). Cresce anche il Canada (+32%) per 98 milioni di euro, mentre la Cina resta indietro al -6%. Ottime prestazioni anche da parte dei prodotti da forno (+8%), stabili insaccati e carni lavorate con 46 milioni di euro di valore, mentre calano frutta e ortaggi (-10%) e tracolla il pesce (-38%). “L’obiettivo è superare i 3,3 miliardi del 2023 che era stato un risultato già straordinario. – commenta Letizia Cesani, Presidente Coldiretti Toscana – Tutto questo in un contesto internazionale geopolitico ed economico complicato ed instabile. Performance incredibili che vanno però sostenute difendendo primariamente il reddito degli agricoltori dalla concorrenza sleale e dal cibo tarocco ma anche accelerando sugli investimenti per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici”. Coldiretti che da sempre si batte per estendere l’etichetta di origine su tutti i prodotti alimentari venduti in Europa per garantire la tracciabilità e l’identità degli alimenti, ha lanciato per questo una raccolta firme, per una petizione europea. Le firme possono essere raccolte negli uffici di Coldiretti.

Stefania Tacconi