Un totale di oltre 3.760.000 euro che rappresentano il 54,53% della spesa corrente del Comune di Monteroni dÂ’Arbia nel 2011: sono questi i numeri sui servizi alla persona che emergono dal bilancio consuntivo 2011 approvato nei giorni scorsi dal Consiglio comunale. Un capitolo, quello della prestazione dei servizi, che negli ultimi anni è cresciuto in modo costante e che oggi rappresenta oltre la metĂ della spesa dellÂ’’amministrazione. Un dato che acquista ancora piĂą valore se si pensa che la spesa corrente del Comune nellÂ’ultimo anno è diminuita, e quindi al crescere dellÂ’’incidenza dei servizi alla persona non è corrisposto un aumento generale delle spese. Le tariffe richieste ai cittadini per i servizi a domanda, infatti, coprono solo parzialmente i costi sostenuti dal Comune. La mensa scolastica, per esempio, nel 2011 ha avuto un costo complessivo di circa 660 mila euro, coperto dai contributi delle famiglie per 327 mila euro. LÂ’amministrazione, quindi, sostiene oltre il 50% della spesa. Ed ancora, per lÂ’asilo nido nel 2011 le famiglie si sono accollate il 32,58% del costo complessivo (160,5 mila euro a fronte dei 493 mila totali) e per lo scuolabus le tariffe mensili hanno coperto il 24,64% della spesa effettiva (60 mila euro su 243 mila).
““Il nostro Comune è allÂ’avanguardia nel campo dei servizi alle famiglie – commenta il capogruppo della maggioranza in Consiglio Comunale, Maurizio Caldi –- soprattutto per quello che riguarda i bambini e gli anziani. Aiutando le famiglie a conciliare i propri impegni familiari con i tempi della vita lavorativa, si attuano i principi basilari delle pari opportunitĂ , consentendo a molte mamme di trovare un lavoro. E questo significa aumentare il reddito delle famiglie, aiutare la nostra economia e soprattutto prevenire situazioni di disagio che, quando presenti, richiedono interventi da parte delle amministrazioni molto piĂą complessi ed onerosi. Per questo tutto il gruppo di maggioranza ha votato in maniera compatta a favore del Bilancio consuntivo 2011, perchĂ© sono questi i principi che ispirano la nostra azione politica”.
“Il nostro voto contrario – – spiega la Capogruppo del Pdl, Serafina Cuccaro – è stato determinato dall’analisi della distribuzione delle risorse, che ha visto una bassa percentuale investita a sostegno delle attivitĂ produttive, che invece vanno sostenute sempre, perchĂ© forniscono risorse per i servizi sociali e per quelli rivolti ai cittadini. Un altro punto critico riguarda i costi a carico dell’amministrazione per i servizi alla persona e per i servizi a domanda individuale, che risultano troppo alti. Sarebbe utile, invece, andare nella direzione di una maggiore razionalizzazione sia dei costi che delle contribuzione dei privati. Pur votando in modo contrario, abbiamo comunque riscontrato dei punti positivi, come il non utilizzo degli oneri di urbanizzazione, come da noi invocato piĂą volte. Anche se riconosciamo e apprezziamo lo sforzo del Sindaco, crediamo che possa fare ancora meglio: per questo rinnoviamo la nostra piena disponibilitĂ , per il benessere primario dei nostri concittadini”. “Il nostro voto contrario – spiega Italo Sampieri, capogruppo di Rifondazione Comunista – nasce alla luce dei tagli fatti alle spese del sociale per rispondere al Patto di StabilitĂ . Crediamo infatti prioritario privilegiare le esigenze di natura sociale rispetto a quelle imposte dal Patto. Inoltre, siamo convinti che il Comune potesse presentare un disavanzo minore, in modo tale da destinare maggiori risorse proprio al settore sociale”. Potevamo fare sicuramente meglio – conclude Massimo Napoli capogruppo della Lista Civica “Monteroni Pulita” – specie per quanto riguarda voci importanti come quelle che riguardano la gestione della mensa scolastica, dove era piĂą auspicabile un rapporto diretto tra l’amministrazione comunale e la Camst, e la gestione del servizio di trasporto scolastico. Siamo convinti che, attraverso una diversa gestione di questi aspetti, sarebbe stato possibile garantire un maggiore risparmio a favore delle tasche dei cittadini””.