Le segreterie provinciali di Siena di Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola e Snals Confsal intervengono sulla questione della scuola: “Sono giunte anche alle scuole della nostra provincia – scrivono le organizzazione sindacali – le comunicazioni formali da parte del provveditorato in merito alla formazione delle classi e agli organici docenti. Nonostante i toni trionfalistici della ministra Azzolina che non più di un mese fa, dichiarava ‘L’organico della scuola resta invariato. Abbiamo fatto una scelta di campo, che mette al centro i nostri ragazzi e i loro diritti’, anche quest’anno registriamo dei tagli. A livello regionale sappiamo che sono 118 i posti in meno in organico per i docenti; l’ufficio scolastico regionale e quello provinciale non ci hanno ancora fornito i dati dettagliati a livello territoriale. Numerose, però, sono le segnalazioni già pervenuteci dalle scuole, soprattutto relativamente ai tagli delle classi intermedie delle scuole secondarie (medie e superiori). La prospettiva che hanno davanti molti dei nostri ragazzi per il prossimo anno scolastico e dopo un secondo quadrimestre per il quale sarà necessario un recupero degli apprendimenti a settembre, è quella di essere distribuiti, come fossero oggetti, in classi nuove, con insegnanti tutti nuovi, che hanno sì portato avanti lo stesso programma ma con ritmi certamente diversi. Uno scempio che non ci saremmo mai aspettati nemmeno dal peggiore dei ministri soprattutto perché a farne le spese sono i nostri figli e le nostre figlie che hanno già pagato a caro prezzo questa emergenza sanitaria, in termini di privazione di relazioni sociali e di mancanza di scuola, quella vera, quella in presenza”.
Proseguono i sindacati: “Per non parlare dell’assurdità di vedere le istituzioni che dopo aver dichiarato di voler lavorare nell’ottica di una riduzione del numero di studenti per classe, unica misura efficace per il contenimento dei contagi in una fase post emergenziale, agiscono facendo l’esatto contrario: tagliano le classi creando così classi pollaio. Difficile dare una definizione a questa assoluta follia. Come organizzazioni sindacali stiamo effettuando un monitoraggio puntuale delle criticità che presentano le scuole della nostra provincia e abbiamo richiesto un incontro urgente con il dirigente del provveditorato di Siena. Per noi la partita è appena iniziata e non abbiamo alcuna intenzione di perderla non solo perché come sindacati abbiamo il compito di preservare i posti di lavoro ma anche perché qui c’è in gioco la possibilità per studenti e studentesse di avere garantito il diritto allo studio. E se a loro non ci pensano le istituzioni, noi non abbiamo intenzione di lasciarli soli”.