Non è una novità che molti degli angoli più suggestivi del centro storico di Siena siano oggetto di atti di vandalismo e di spregi, dalle scritte sui muri a mezzi (soprattutto motorini ma anche auto) danneggiati nelle ore notturne. Riceviamo oggi, e pubblichiamo integralmente, la lettera di un abitante del terzo di San Martino, che spiega quanto la situazione sia diventata insostenibile soprattutto nell’area verde nel rione di Salicotto. Panchine divelte, i giochi dei bambini distrutti:
“Da oltre un anno il terzo di San Martino è triste teatro di atti vandalici, abusi di sostanze alcoliche, reiterati danni contro il patrimonio pubblico e i veicoli dei residenti. I fine settimana sono caratterizzati da vere e proprie concentrazioni di vandali che stazionano lungo i suoi vicoli fino a tarda notte, rendendo la vita degli abitanti insostenibile.
L’epicentro di questo triste fenomeno in costante aumento è lo spazio ricreativo pubblico, o per meglio dire ciò che ne resta, conosciuto come i giardini di Salicotto. Un’area di gioco e riposo, recentemente ammodernata dall’amministrazione comunale, ampiamente frequentata non solo dai contradaioli ma anche da turisti, nonni, nipotini e giovani studenti desiderosi di piccoli momenti di quiete all’aria aperta a pochi passi dal Campo.
Un bene pubblico prezioso che alcuni individui, mischiandosi ai numerosi ragazzi spesso minorenni che invece frequentano il nostro centro storico con tutt’altre sane e lecite motivazioni e intenzioni, utilizzano come palestra per il compimento delle loro “bravate” caratterizzate dal consumo indiscriminato di alcool. Inevitabile poi che dette condizioni di mirato autodegrado scaturiscano sempre più spesso in episodi di danneggiamento di autovetture dei cittadini, di motocicli scaraventati a terra e con la distruzione dell’arredo urbano.
La popolazione è indubbiamente giunta al limite della sopportazione. Stanca di dover condurre i propri piccini altrove, di assistere a tali episodi di bullismo conditi dal turpiloquio costante, stanca di dover trascorrere la domenica mattina raccogliendo cocci di vetro e lavando il selciato dal frutto degli abusi etilici della sera precedente.
I nostro giovani hanno il diritto di ritrovarsi in luoghi nei quali è possibile divertirsi preservando la propria integrità fisica e morale. I nostri cittadini hanno il diritto di fruire degli spazi che sono costati il sudore della fronte di tutti i contribuenti. I nostri turisti hanno il diritto di vedere una Siena “diversa” da quella che il terzo di San Martino propone sempre più spesso alla domenica mattina.
Che venga quindi presa coscienza di tutto ciò e che vengano assunti concreti e immediati provvedimenti a tutela dei cittadini, giovani o meno, oltre che del patrimonio pubblico e privato. Il rischio che accada qualcosa di ben più serio è ora più che mai concreto”.
Massimo Braida