“Questo è un prodotto rivoluzionario, anche il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte prima o poi ci chiamerà”. Non nasconde la sua soddisfazione l’avvocato senese Alberto Botarelli mentre parla di Photoactive, il prodotto che viene realizzato dall’azienda Biomedical Pharma e che potrebbe essere decisivo nella lotta al coronavirus. Dopo la pubblicazione del nostro articolo sull’igienizzante killer (link qui), “ci hanno contattato sindaci di tutta Italia ed anche un Presidente di Regione”, spiega Botarelli.
Photoactive, lo ricordiamo, è un igienizzante inventato dal dottor Luigi Gravelli nel suo laboratorio alla L&G Srl di Isernia che ha raccolto, fin da subito, l’interesse dell’avvocato senese Alberto Botarelli e dell’imprenditore pratese Omar Alessandrini della società Biomedical Pharma Srl. Con l’inzio della pandemia la Pharma medical ha voluto conoscere quali fossero le risposte di Photoactive poteva dare nella lotta contro il virus. Così entra in scena Siena e la sua Università, da sempre grande scuola nel campo della virologia e delle scienze della vita.
L’avvocato Botarelli, alumnus del nostro ateneo, si è rivolto al rettore Francesco Frati che lo ha indirizzato verso l’istituto di virologia del dipartimento di biologia molecolare: si è instaurata cosi una proficua collaborazione con la biologa e virologa Maria Grazia Cusi e con l’ingegnere Marco Mugnaini.
Nello scorso mese di luglio è stato firmato il contratto, finanziato dalla Biomedical Pharma, con lo stesso dipartimento necessario per procedere ai protocolli scientifici. L’obiettivo è stato quello di sapere se Photoactive sia un ‘virucida’ , cioè sia capace di abbattere i virus come il Sars-cov2. Le procedure di studio sul Sars-Covid-2 che sono durate un mese per la loro complessità e che hanno portato allo stesso ottimo risultato consentendo, anche in questo caso, di definire il prodotto come virucida.
“Può essere usato in tutte le superfici e porterà ad una vera e rivoluzione – continua Botarelli-: questa sostanza ha infatti la capacità di stabilizzare la contaminazione degli ambienti in cui si trova. Photoactive vaporizza i microorganismi e, senza materiale biologico, i batteri per esempio non possono riprodursi. Contro il coronavirus Photoactive sarà indispensabile nei luoghi dove si creano maggiori assembramenti”.