Una vera e proprio a guerra contro i furbetti dell’Isee è stata quella condotta dalla Guardia di Finanza a Siena nel corso del 2018. Su 94 interventi sono stati trovati 74′ falsi poveri’, l’80% dei controllati aveva irregolarmente ottenuto agevolazioni e prestazioni assistenziali.” La scelta dei soggetti si basa su una valutazione ‘ a monte’ – afferma il comandante provinciale del Corpo Giuseppe Antonio Marra -. Se hai il macchinone e dici di non arrivare a fine mese hai un profilo adatto per un controllo. I furbetti sono disdicevoli a livello sociale, provocano danni a chi davvero ha bisogno”. La notizia è arrivata durante la conferenza per la celebrazione del 245esimo anno di attività del corpo. Un bilancio annuale giudicato positivamente, il primo del Colonnello Marra da Comandante provinciale. Sono tre i direttivi strategici dove il Corpo deve lavorare dovendo raggiungere obiettivi numerici prefissati.
I Finanzieri si sono impegnati nel contrasto all’evasione, all’elusione e alle frodi fiscali. “Lo scorso anno abbiamo fatto 100 verifiche fiscali e 215 controlli raggiungendo una base imponibile s di 130 milioni di euro – spiega il comandante provinciale – Il dato più rilevante però è l’ Iva evasa che ammonta a 71 milioni di euro”. Se non considerassimo le vicende legate al Monte dei Paschi, questo sarebbe il risultato più ‘performante’ del corpo nell’ultimo quinquennio ma nella prima fase del 2019 per l’Iva evasa c’è già un numero superiore, 80 milioni di euro. La base imponibile a maggio è ferma a 32 milioni di euro.
Per quanto riguarda la voce del ‘ sommerso d’azienda’ nell’anno passato sono stati beccati 107 evasori totali, sono 24 nei primi mesi del 2019, e recuperati a tassazione 19 milioni di euro, 8,5 milioni recuperati invece da gennaio di questo anno. “La maggior parte delle verifiche vengono fatte su evasori di prima fascia – afferma il Colonnello Giuseppe Marra-. Individuare soggetti nascosti totalmente al fisco è una nostra priorità”. Nel 2018 sono 37 le violazioni di natura tributaria denunciate all’autorità giudiziaria. Ammonta a oltre 12,5 milioni di euro il totale dei patrimoni sequestrati e a oltre 218 milioni il totale in euro delle proposte di sequestro fatte dalla Guardia Di Finanza.
Da inizio 2019, come viene spiegato durante la conferenza stampa, il corpo si focalizza su forme di fiscalità aggressiva internazionale. Un cambio di passo visto che nei 12 mesi passati essa ha contribuito solo per 1% nell’attività di contrasto, con un recupero di base imponibile di oltre un milione. “Nell’anno in corso ci stiamo concentrando su Onlus e attività che stanno attuando una riqualificazione societaria -afferma Marra- Ad ora il 62% della nostra attività si concentra su fiscalità internazionale, dove sono stati recuperati da inizio anni 5 milioni di euro, e terzo settore. La nostra condotta si sta trasformando. Non c’è un settore specifico dove si possono trovare evasori ma solitamente sono dove ci sono maggiori infiltrazioni”. L’ultimo dato che riguarda l’aspetto dei controlli di contrasto all’evasione e alla frodi è quello del sommerso nel lavoro: in 12 mesi trovati 19 lavoratori in nero e 9 irregolari, nei primi mesi del 2019 i lavoratori in nero scoperti sono 11, 4 sono gli irregolari.
Sul versante della tutela della spesa pubblica il Comandante Giuseppe Marra ha evidenziato che lo stato può fare cassa aumentando la pressione fiscale oppure verificando che le risorse pubbliche siano state erogate in modo corretto.Alla Procura regionale della Corte dei Conti nella prima metà di questo anno sono state segnalate 49 persone, il danno erariale è di 3,9 milioni di euro, i sequestri ammontano a 2 milioni. “In materia di peculato e anticorruzione abbiamo emesso 14 denunce, due sono verso pubblici ufficiali – continua il colonnello Marra -. Abbiamo individuato condotte di peculato per oltre 732 mila euro ed avanzando proposte di sequestro per complessivi 513mila euro”.
L’ultimo direttivo strategico è quello del contrasto alla criminalità economica finanziaria nel 2018 sono state emesse 111 segnalazioni di operazioni sospette di riciclaggio. Accertamenti sono stati poi eseguiti in 42 Money Transfer della provincia. “Possono essere legati anche a finanziamenti a reti terroristiche- sottolinea il colonnello Marra-. L’azione a tutela dell’economia si è sviluppata con l’effettuazione di 4 interventi e la denuncia di 9 soggetti per un riciclaggio accertato di oltre 6 milioni di euro”. Sono stati effettuati 4 interventi con la denuncia di 5 soggetti (di cui 1 arresto) per un riciclaggio di 1 milione e mezzo di euro, eseguiti sequestri per 317 mila euro ed avanzate proposte di sequestro per 2,3 milioni di euro. Per quanto riguarda l’usura sono stati denunciati 7 soggetti, di oltre 5 milioni il valore oggetto di usura. Nel campo dei reati fallimentari sono stati eseguiti 12 interventi con la denuncia di 19 soggetti (di cui 1 arrestato). Le distrazioni accertate ammontano a oltre 7,5 milioni di euro.
Marco Crimi