Settantasei anni di Comitato Amici del Palio, di storia, di Siena, di cultura e di tradizioni, tramandate di generazione in generazione.
Tra i tanti messaggi lanciati dal presidente del Comitato Emiliano Muzzi durante il banchetto annuale, quello di dare continuità ai progetti e di essere da esempio per i contradaioli di domani, è sicuramente il più significativo. Un’idea che ha ricevuto l’applauso di tutti i presenti alla serata di sabato, che è stata ospitata nella Nobile contrada del Nicchio.
“Essere amici del Palio oggi – ha detto Davide Losi, priore del Nicchio, che ha fatto gli onori di casa-, vuol dire viverlo in maniera attiva, viverlo in società, condividendo momenti e storie. Poter tramandare ciò è importantissimo, e da parte di tutta la contrada, siamo onorati di avere gli amici del palio in questo momento particolare”.
E tra gli squilli delle chiarine dei trombetti di palazzo, gli stornelli e i canti dei contradaioli, Emiliano Muzzi ha colto l’occasione per tracciare un bilancio sull’annata e sulle attività svolte dal comitato, annunciando, inoltre, il ritorno del “Sòna sòna campanella”.
“Il bilancio non può che essere positivo: quest’anno abbiamo ripreso il progetto scuole – commenta Muzzi -, che compie dieci anni, con il ritorno del ‘Sona sona campanella’, un momento magico per gli alunni, che alla fine dell’anno si ritroveranno tutti al Cortile del Podestà e consegneranno i propri elaborati, frutto del lavoro svolto inseme in classe. Tra le altre attività, all’inizio di gennaio, il comitato ha contribuito al restauro della lapide del maestro Pietro Formichi a 110 anni dalla sua scomparsa. Infine, il Comitato resta aperto al dialogo per far sì che il legame tra i cittadini, il centro storico e i rioni, sia sempre più saldo”.
Pietro Federici