Che il programma di Siena for Kids sia un’idea di successo, è fuori discussione. La città riesce a offrire ogni fine settimana, per tutto l’anno, eventi adatti a famiglie e bambini di notevole interesse, un servizio niente affatto scontato e banale. Ora però, sulla scia di tanto gradimento ecco arrivare la proposta di Pasqua for kids, con richiesta di partecipazione ai gruppi piccoli delle Contrade.
La reazione non è stata favorevole anzi, sembra proprio che i priori – il primo a manifestare dissenso è quello della Pantera, Pasquale Colella e seguono tutti gli altri – abbiano deciso di rimandare l’invito al mittente.
Iniziativa come sempre lodevole per intrattenere i più piccini – dalla pista dei barberi al laboratorio per costruire spennacchiere fino al racconto della storia di Pia de’ Tolomei e tutta una serie di giochi alla vecchia maniera che non possono che essere ben ccettati. A questo si aggiungerebbe una street band.
Ora, vero che lo Stato è laico ma Siena è da sempre, dichiaratente (anche se spesso lo dimentica) Civitas Virginis e niente in questa città è mosso senza che ne sia parte l’aspetto religioso. Fa parte del nostro Dna. Così, è bene ricordare che venerdì 30 marzo, giorno previsto per l’inizio del fine settimana Pasqua for kids, altro non è il giorno della morte e della passione di Cristo. La ‘vigilia nera’ che vorrebbe digiuno assoluto e privazione di vizi ma, anche senza arrivare a questo, per i cattolici si tratta della giornata di preghiera in occasione della Via Crucis.
Così, il priore della Pantera Pasquale Colella scrive dal suo profilo facebook: “Non sono un bacchettone né un moralista ma ritengo che la manifestazione prevista per il Venerdì Santo in Piazza del Campo, organizzata dal Comune con richiesta di partecipazione ai Gruppi Piccoli delle Contrade non debba essere accolta. La Pantera non andrà ! Ho chiesto ai miei colleghi di fare altettanto poiché la manifestazione prevista per il Venerdì Santo è a mio giudizio irrispettosa per la nostra città (Civitas Virginis) che il Venerdì Santo fa memoria della passione di Cristo e non mi piace che ci siano giochi e chiassose Street Band. Nel rispetto massimo di chi crede e di che non crede, ritengo che sia quantomeno un fatto di tradizione culturale a cui non possiamo abdicare… visto che il Palio è una Festa religiosa e dobbiamo dover mettere dei paletti…. sono certo che molti colleghi Priori faranno lo stesso!!!”.
Diversi i priori che si sono già associati alla decisione della Contrada della Pantera.