L’export della provincia di Siena chiude il 2020 con un aumento nel terzo trimestre di “60 milioni di euro, attestandosi a circa mezzo miliardi di euro, il 14,3% in più rispetto allo stesso periodo del 2019. Il bilancio dei primi nove mesi dell’anno si chiude in positivo con quasi 1,4 miliardi di esportazioni ed una crescita del 3% rispetto allo stesso periodo del 2019”. E’quanto rileva la Camera di Commercio di Siena-Arezzo. Per il territorio è una notizia positiva in una anno che, a causa del covid, resta durissimo per la nostra economica.
““In questo terzo trimestre -commenta il presidente Massimo Guasconi – assistiamo, dopo le difficoltà dei mesi precedenti, ad una sorta di rimbalzo delle nostre esportazioni: la quasi totalità delle specializzazioni presenta infatti un segno positivo, con la sola eccezione di legno e prodotti in legno (-11,3%) e apparecchiature elettriche (-10,8%). Si tratta di un andamento per certi versi atteso avendo avuto, dopo la crisi mondiale derivante dalla prima ondata della pandemia, una sorta di mini-ripresa nel trimestre luglio-settembre che ha condizionato positivamente gli scambi internazionali”.
Dal Camper e dal settore farmaceutico arrivano i numeri migliori. “i prodotti farmaceutici, dopo la pausa del secondo trimestre, riprendono a correre mettendo a segno un incremento del 27,1% delle esportazioni che porta il saldo dei primi nove mesi a 375 milioni di euro (+42,3%)- prosegue l’analisi camerale-.Anche il comparto della camperistica presenta un eccellente risultato : le esportazioni, infatti, crescono nel terzo trimestre dell’11,5%. Si tratta però di una ripresa non sufficiente a compensare le flessioni subite nei primi sei mesi: il bilancio consuntivo dei primi nove mesi si chiude infatti con un “rosso” di 64 milioni di euro ed una flessione tendenziale del 20,8%”.
Il vino “mette a segno nel terzo trimestre un moderato incremento delle vendite all’estero pari all’1% – si legge ancora-, toccando quasi i 79 milioni di contro valore. Positivo anche il bilancio dei nove mesi, attestandosi a oltre 237 milioni di euro in crescita dello 0,9% rispetto al 2019”. Mentre i macchinari “pur crescendo dell’1,1% nel terzo trimestre, non riescono a recuperare le perdite subite nel primo semestre dell’anno, chiudendo così i primi nove mesi del 2020 con il segno negativo (-20,8%)”.
Bene i prodotti alimentari. “presentano un andamento molto brillante sia nel trimestre in esame (+46%) che nel periodo gennaio-settembre (+38%)”. Tutti i settori in generale presentano però un andamento positivo: “fra i principali possiamo citare gli altri prodotti della lavorazione dei minerali non metalliferi (+5,6%) e l’insieme delle attività della moda (+73,7%)”.