Il fantino della storia: Gobbo Saragiolo

Il 27 ottobre 1865 muore Francesco Santini, per tutti, il “Gobbo Saragiolo”. E’ stato giustamente detto che se tra i fantini di tutti i tempi si dovesse eleggere il “fantino della storia” sarebbe senz’altro lui, e non solo per aver vinto 15 Palii su 59 Carriere disputate (record di vittorie a pari merito con Bastiancino), ma per essere stato il vero uomo della Piazza. Il Gobbo Saragiolo è stato, infatti, il prototipo del fantino perfetto: abile, astuto, subdolo, prepotente, ma anche avido (di soldi e di vittorie) amato e odiato con uguale forza. Nato a Montalcino il 14 dicembre 1809, fabbro di professione, come il padre, corse pressoché ininterrottamente dal 2 luglio del 1823 al 2 luglio 1860. Esordisce non ancora quattordicenne nella Chiocciola e vince clamorosamente. Piccolo di statura, secco e gobbo (da cui il soprannome), incanta Siena con la sua abilità col nerbo, la sua freddezza e la sua capacità di vincere con cavalli anche mediocri. Conteso tra le Contrade, non si perita a correre anche nelle rivali, seguendo sempre più il denaro che qualsiasi altra motivazione. Un esempio sono Oca e Torre: con il giubbetto di Fontebranda corre 9 Palii vincendone 3, mentre per i colori di Salicotto ne corre 11 vincendone 5. Di episodi da raccontare è costellata la sua vita: il Sergardi racconta che nell’agosto del 1832, quando vinse nell’Oca, “per colmo di birbanteria si era tutto insaponato, perché se mai fossa stato preso, non potessero fermarlo, atteso lo scivolo”. Oppure, e qui si vede tutta la sua furbizia, come racconta il Comucci, nel luglio 1855, correndo per la Selva con uno dei cavalli favoriti, va di proposito a diritto a San Martino uscendo di pista, lì trova suo figlio che di nascosto gli aveva portato i vestiti, si toglie il giubbetto della Contrada e scappa. Il giorno dopo, ai delusi quanto furiosi contradaioli risponde: “Ma che dovevo vincere per voialtri miserioni che mi davi 140 monete, quando ne ho guadagnate 170?” Nella Torre corre l’ultima Carriera, il 2 luglio 1860, a 51 anni. Ma anche nella vita non Francesco Santini non è proprio uno stinco di santo. Solo un esempio: salta i Palii del 1858/1859 perchè è stato arrestato ed è in carcere (prima a Siena poi alle Murate di Firenze) per furto aggravato. Sconterà quasi 20 mesi.

Maura Martellucci

Roberto Cresti